Imprevisto e imprevedibile
Sono due parole che descrivono perfettamente il Coronavirus ma l’Amministrazione regionale ha reagito immediatamente all’emergenza con il Programma “Europa e Umbria per te”, un piano per riprogrammare i fondi europei (si tratta di circa 142 milioni di euro) e i fondi specificamente dedicati al turismo, per favorire la sicurezza dei cittadini, la ripartenza e il progresso delle attività economiche, sociali e collettive.
Che significa riprogrammare? Semplificando un po’ le cose potremmo dire “aggiustare il tiro”, nel senso che la Regione Umbria sta incrementando le risorse a disposizione e, sin dal momento in cui si è verificato il lockdown, le sta impiegando per iniziative a beneficio della popolazione e del tessuto produttivo in maniera precisamente collegata all’evolversi della situazione.
Sotto l’ombrello di “Europa e Umbria per te” sono racchiuse tutte le iniziative che si stanno progettando o che si stanno già realizzando per non farsi trovare impreparati di fronte alle possibili, ulteriori sfide.
In definitiva, Europa e Umbria (è) per TE …
TURISTA
Non possiamo avere la certezza dell’evoluzione a livello nazionale della pandemia ma la Regione Umbria ti assicura che l’attenzione alla tua sicurezza continuerà sempre ad essere massima.
Abbiamo messo a punto un codice identificativo regionale per le strutture ricettive e le locazioni turistiche e, attraverso la collaborazione con la Prefettura e tutte le associazioni di categoria, e ti tuteliamo (e tuteliamo le imprese) dal fenomeno dell’abusivismo.
L’Umbria è la tua meta ideale per tutto l’anno: storia, cultura, natura, arte, buon cibo, panorami mozzafiato, kermesse tematiche e borghi immortali di sublime bellezza, incastonati in un territorio prezioso e curato, in armonia con il paesaggio.
Non appena sarà possibile, progetta subito il tuo prossimo viaggio, ci sono opzioni per tutti i gusti e per tutte le tasche e troverai sicuramente quella che fa per TE.
Inoltre, progetti finanziati con le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) renderanno le nostre perle culturali fruibili anche in epoca COVID, grazie a progetti ad hoc.
CITTADINO
In risposta all’emergenza sanitaria Con il Fondo Sociale Europeo (FSE), il fondo europeo che si rivolge specificamente alle persone, si potenziano proprio quegli aspetti e quei servizi di cui la popolazione ha toccato con mano la necessità a partire dall’insorgere dall’emergenza sanitaria.
Il COVID-19 ha letteralmente sconvolto le nostre abitudini: cominciamo dal lavoro.
La crisi ha colpito duramente e la Regione ha progettato una iniziativa per supportarti con un sostegno una tantum se sei un lavoratore autonomo, non adeguatamente coperto dagli interventi di carattere nazionale.
Inoltre, fondi aggiuntivi sono stati stanziati per "Reimpiego" una specifica linea di azione pensata se stai cercando occupazione o se cerchi di reinserirsi nel mondo del lavoro.
Se ti sei trovato a dover conciliare il lavoro con la cura familiare, se sei stato “catapultato” nello smartworking o se sei stato costretto a lavorare in presenza mentre le strutture per l’infanzia o per la cura delle persone anziane o disabili erano chiuse, potrai far contro su risorse e iniziative di supporto, aggiuntive, per affrontare le tue “sfide” giornaliere. A maggior ragione poi, se appartieni ad una categoria svantaggiata della popolazione: altre risorse andranno aggiungersi agli interventi già previsti e che si stanno “ripensando” dal punto di vista operativo, per adeguarli al mutato quadro sociale.
La progettazione di tirocini e interventi formativi nei settori della cultura e del turismo, percorsi a metà fra l’istruzione e la formazione in settori-chiave per il nostro territorio, intende apportare una forte spinta innovatrice nella fruizione del patrimonio culturale e artistico grazie alle nuove tecnologie. Le nuove tecnologie sono appannaggio dei giovani pertanto questi interventi rappresenteranno anche un’opportunità per ben 400 neo-diplomati e studenti universitari.
Se sei un bambino hai sofferto più degli adulti l’isolamento per lockdown, per questo
la Regione ha pensato di finanziare per te attività sociali, socio-educative, ludico-ricreative a distanza.
E che dire delle lezioni online? Prima della crisi sanitaria la parola zoom era associata solo alle macchine fotografiche, ora indica uno dei tanti sistemi di videoconferenza con cui ti sei trovato alle prese, insieme a mamma, papà e nonni per seguire le lezioni.
Ecco perché fra gli interventi finanziabili con risorse europee vi è l’istruzione digitale e l’upgrade delle competenze tecnologiche della popolazione, a maggior ragione se fai parte della fascia più anziana della popolazione e sei più a rischio di ammalarti a causa del Coronavirus: ti aiuteremo ad imparare a servirti delle nuove tecnologie per rendere più facile la tua vita di tutti i giorni.
Le risorse europee saranno impiegate anche per la scuola: per la sanificazione dei locali e delle strutture universitarie regionali e per supportare in generale i percorsi educativi e di istruzione, dalla scuola dell’infanzia fino all’istruzione universitaria: per intenderci, per finanziare i nidi e gli asili per i bambini da 0 a 6 anni ma anche per consentire a te studente meritevole non abbiente, di avere un’istruzione universitaria grazie alle borse di studio ADISU.
Inoltre aiutiamo te, genitore, con servizi socioeducativi, di educazione motoria e sportiva per età prescolare e per ragazzi in obbligo di istruzione e contribuiamo a sostenere i costi dei centri estivi.
Il FSE non sarà il solo fondo a finanziare iniziative di cui beneficerà alla popolazione, anche il citato FESR, che dedica i suoi fondi prevalentemente a progetti su infrastrutture, imprese, territorio, apporterà vantaggi indiretti ai cittadini perché finanzierà iniziative dedicate ad innalzare il grado di sicurezza del sistema sanitario:
- per contenere e contrastare l'emergenza epidemiologica COVID-19, per prevenire focolai epidemici e in particolare tra te, paziente, e gli operatori sanitari,
- per mettere a tua disposizione tecnologie diagnostiche rapide e attrezzature evolute per adeguare le strutture pubbliche regionali (dispositivi medici e di protezione individuale).
IMPRESA
Con il supporto del FESR, in particolare, che dedica le sue risorse prevalentemente alle imprese non agricole, al territorio e alle infrastrutture, sono stati pensati interventi specifici per il turismo, uno dei settori più colpiti dall’emergenza Covid-19 e che più di altri necessita di investimenti e risorse aggiuntive.
Dobbiamo pensare che quando parliamo di turismo vi è tutto un “mondo” ad esso collegato: sport, cultura, spettacolo, artigianato, commercio, enogastronomia, servizi alla persona, mobilità. Per questo la Regione Umbria prevede la concessione di un contributo a fondo perduto a quelle agenzie di viaggio e turismo che realizzano pacchetti per valorizzare le eccellenze del territorio. Insieme alla camera di Commercio, inoltre, è stato pubblicato un bando per il sostegno al capitale circolante e la promo-commercializzazione delle imprese ricettive per la ripresa post Covid.
“ Re Start”, “Bridge to Digital”, “Umbria Next”.
Si tratta di iniziative di cui hanno parlato le cronache che riguardano ulteriori proposte a sostegno delle attività produttive, intese nel senso più ampio possibile.
Avendo ben presente le conseguenze della crisi economica, la Regione Umbria sostiene le imprese con iniziative di vario tipo, anche complementari a quelle statali. Ad esempio, la tua micro o piccola impresa può beneficiare del Fondo Prestiti creato dall’Amministrazione regionale e ricevere fino a 25 mila euro, di cui la metà a fondo perduto; inoltre sono a disposizione voucher da 10 a 15 mila euro per sostenere investimenti digitali.
La Regione Umbria, inoltre, offre garanzie ad integrazione delle misure previste dal “decreto Liquidità” a tutte le imprese del territorio, coprendo con la sua finanziaria quel 10% che non è compreso dall’intervento nazionale.
Inoltre, la Regione contribuisce all’aumento capitale della tua impresa se ha investito (anche nel 2019) nella riconversione produttiva (digitalizzazione, industria 4.0, implementazione di sistemi di automazione) oppure se ha riportato in Umbria attività precedentemente localizzate fuori dall’UE.
Pensiamo anche ai tuoi dipendenti, con l’istituzione di un fondo di garanzia per l’anticipazione della Cassa integrazione per 3500 lavoratori dipendenti.
Da ultimo, sarà rifinanziata un’azione per la creazione di nuove start up.
IMPRESA AGRICOLA E RURALE
Il Programma di Sviluppo Rurale-PSR finanziato dal FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), il fondo interamente e specificatamente dedicato al settore agricolo-rurale, sta fornendo un sostegno temporaneo eccezionale alla tua azienda agricola che ha attivato investimenti per la diversificazione dell’attività, quali l’agriturismo, l’agricoltura sociale e le fattorie didattiche.
Più in generale, per venire incontro alle tue esigenze di imprenditore e agricoltore sono state velocizzate le domande di pagamento e si stanno anticipando i fondi della prossima programmazione europea (2021-2027) e si tratta di circa 80 milioni di euro.
Nei primi 6 mesi del 2020, con un grande sforzo a causa delle difficoltà organizzative causate dal lockdown, i dipendenti del settore hanno istruito ben 9.700 procedimenti per il pagamento delle somme di denaro a 8.600 soggetti che ne avevano diritto per iniziative/sussidi/progetti FEASR, con un grande sforzo, per le difficoltà organizzative causate dal lockdown.
Inoltre, per fornire soluzioni alle necessità causate dalla pandemia, l’Amministrazione regionale sposterà i fondi europei ancora non impegnati del PSR su iniziative che meglio di altre consentono una loro rapida utilizzazione, con riferimento a quattro ambiti principali:
- Bandi.
Tra la seconda metà del 2020 e l’inizio del 2021 saranno emanati nuovi bandi e “aggiusteremo il tiro”, nel senso che destineremo ingenti finanziamenti a quelle iniziative per cui vi sono state più richieste e faremo scorrere alcune graduatorie.
- Attività di informazione e promozione.
- Saranno realizzate in modalità alternativa (tramite piattaforme web, canali social, dirette online pubblicizzate) quelle attività di informazione e di promozione previste e non realizzate nel 2020 da parte di gruppi di produttori, a causa della pandemia, riguardanti i prodotti agricoli di interesse regionale quali vino, olio, vitellone, prosciutto Igp Norcia.
- Saranno salvaguardati e adeguatamente sostenuti quegli eventi confermati, anche se di minore portata.
- Si progetteranno eventi regionali dedicati per stampa, buyers, ristoratori e iniziative promozionali in concomitanza della ripresa delle attività di ricettività turistica, modulandole sul target di provenienza territoriale dei partecipanti.
- Vi sarà lo sviluppo e/o la commercializzazione di servizi turistici inerenti il turismo rurale e la promozione delle strade del vino e dell’enogastronomia.
- Interventi per il rafforzamento della struttura finanziaria delle imprese agricole, ipotizzando interventi a complemento delle misure che il governo nazionale sta approntando anche per le imprese agricole per dare loro liquidità. Tanto per fare un esempio: per la distillazione di vino di minor pregio la Regione ha integrato con ulteriori 1,25 euro per ettolitro l’intervento del governo che prevede un’integrazione di 2,75 euro ad ettolitro.
- Strategia di medio-lungo periodo per il rilancio del settore.
I dirigenti e i funzionari del settore agricolo della Regione Umbria attiveranno un “cantiere di lavoro” con i principali partner del settore agricolo e agroalimentare (CIA-Coldiretti-Confagricoltura, le associazioni delle cooperative agricole, la Confartigianato, Confindustria, CNA, Confapi e l’Università di Perugia) per rilanciare il settore agroalimentare, dedicandosi a 4 temi prioritari:
- qualità dei prodotti agroalimentari umbri;
- aggregazione delle principali filiere regionali;
- digitalizzazione delle imprese agricole e dei servizi a favore delle imprese;
- semplificazione della macchina amministrativa.