I Piani Mirati di Prevenzione (PMP) sono una metodologia di azione che cerca di coniugare l'attività di promozione di buone prassi e assistenza alle imprese con l'attività di vigilanza propria dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro.
Si possono distinguere diverse fasi del PMP:
- individuazione di alcuni punti critici (es. situazioni alla base delle dinamiche degli infortuni gravi avvenuti nel comparto) rappresentativi dei principali rischi di un comparto lavorativo e delle relative misure da adottare, concrete e realizzabili, possibilmente in condivisione con le associazioni di categoria e con gli attori dei sistemi di prevenzione aziendali;
- azione di promozione con lettera, seminario pubblico, uso del sito Web Asl per la messa in rete delle indicazioni tecniche sulle buone prassi;
- richiesta alle aziende di auto valutarsi mediante compilazione di una scheda specifica da restituire all'ASL;
- vigilanza in un campione di aziende.
L'obiettivo dei PMP è quello di innalzare gradualmente, ma in un intero comparto, nel suo complesso, il livello di prevenzione e sicurezza, evitando le disparità (di controllo e di tutela) insite nella attività tradizionale di vigilanza che, seppur guidata ed orientata da corretti criteri di programmazione, rischia di toccare solo alcuni, lasciando altri esenti dal controllo (vigilanza a macchia di leopardo).
I programmi predefiniti di prevenzione dei rischi occupazionali previsti dal Piano Regionale della Prevenzione 2022-2025 adottano la metodologia del Piano Mirato di Prevenzione. Il PRP infatti, oltre ad un programma specificatamente dedicato alla costruzione dei piani mirati in settori diversi dall’edilizia e dall’agricoltura (PP06 Piani Mirati di prevenzione), adotta tale metodologia anche per il contrasto dei rischi prioritari in edilizia e agricoltura ( PP 07 Prevenzione in edilizia e agricoltura) e per la prevenzione del rischio cancerogeno, ergonomico e stress lavoro-correlato (PP08 Prevenzione del rischio cancerogeno professionale, delle patologie professionali dell’apparato muscolo-scheletrico e del rischio stress correlato al lavoro mettere).
- PMP per la sicurezza del lavoro nella movimentazione delle merci attraverso i carrelli elevatori
- PMP per l’utilizzo in sicurezza delle macchine in particolare nel comparto metalmeccanico
- PMP del rischio di esposizione a sostanze chimiche nelle falegnamerie
- PMP del rischio ribaltamento mezzi agricoli
- PMP del rischio di caduta dall’alto in edilizia
- PMP del rischio slc e di episodi di violenza nel settore delle cooperative sociali e in altri comparti a rischio (grande distribuzione, scuole)
- PMP del rischio cancerogeno nel settore delle imprese addette alla bonifica di materiali contenenti amianto
- PMP del rischio da sovraccarico biomeccanico nel comparto lavorazioni carni
- PMP sorveglianza sanitaria efficace
Contatti
Dirigente Salvatore Macrì DVM PhD
smacri@regione.umbria.it
Tel. 075/5045302
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