Tali garanzie sono stabilite dal Paese importatore sulla base delle proprie normative sanitarie nazionali, nel rispetto delle regole internazionali fissate dagli Standards Setting Bodies (OIE e FAO).
La definizione delle garanzie sanitarie da rispettare avviene quasi sempre al termine di una negoziazione tra le parti (Autorità veterinarie/sanitarie del Paese importatore e Autorità veterinarie/sanitarie del Paese esportatore).
Con alcuni Paesi terzi sono stati negoziati Accordi o Intese tecniche che nascono anche dalla volontà di cooperazione tecnico-scientifica in uno o più settori della sanità pubblica e della sanità animale al fine di prevenire il rischio connesso alla diffusione delle malattie infettive ed infestive degli animali (ivi comprese le zoonosi) e delle malattie derivanti dai prodotti di origine animale (tossinfezioni alimentari).
Per esportare i prodotti alimentari, i produttori italiani devono fornire adeguate garanzie igienico sanitarie alle autorità dei Paesi importatori attraverso dei certificati sanitari che accompagnano le merci. Ogni partita deve essere accompagnata da una documentazione concordata ed ufficiale, il certificato medico o veterinario garantisce l'esistenza e la validità dei requisiti sanitari concordati. In genere esiste una tipologia di certificato per ogni prodotto o gruppo di prodotti in cui sono declinate le caratteristiche della partita ed è certificato il soddisfacimento dei requisiti sanitari concordati in sede di accordo. I modelli di certificati sanitari sono disponibili sul sito del Ministero della Salute – aree tematiche alimenti>temi e Professioni>sicurezza alimentare>esportazione alimenti (link :
http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1626&area=sicurezzaAlimentare&menu=esportazione) raggruppati per categorie: Animali vivi - Prodotti animali non destinati al consumo umano - Carni e prodotti a base di carne - Latte e prodotti a base di latte - Altri alimenti - Mangimi.
Il responsabile dello stabilimento, che opera nel settore degli alimenti e che intende essere autorizzato ad esportare, deve presentare apposita richiesta al Ministero della Salute. La domanda, corredata di tutta la documentazione prevista, deve essere presentata all'Az. USL competente per territorio e successivamente trasmessa alla Regione Umbria – Direzione Regionale Salute e Coesione Sociale – Servizio Prevenzione, Sanità veterinaria e Sicurezza alimentare per l'inoltro al Ministero della Salute.