Classificazione, obiettivi e metodi

Il progetto SNAI intende fermare ed invertire il trend demografico negativo, rilanciare lo sviluppo e garantire i servizi di determinati territori italiani, classificati appunto "aree interne" che rappresentano il 53% circa dei Comuni italiani (4.261), ospitano il 23 % della popolazione italiana e occupano una porzione del territorio che supera il 60% della superficie nazionale. Si tratta nello specifico di centri di piccole dimensioni, distanti dai maggiori poli di attrazione e di offerta dei servizi essenziali, assai diversificati al loro interno e con forte potenziale di attrazione.

Tra i criteri - uniformi per tutti i comuni italiani - utilizzati per "mappare/classificare" le aree interne è contemplata l'individuazione dei Centri di offerta di servizi, cioè un comune o un aggregato di comuni confinanti in grado di offrire simultaneamente tutta l'offerta scolastica secondaria, la presenza di almeno un ospedale sede di DEA di I livello e di almeno una stazione ferroviaria di categoria Silver (impianti medio - piccoli). A ciò, sulla base della distanza in termini di tempo di percorrenza dai centri polo più vicini, segue la classificazione dei Comuni rimanenti in quattro fasce che sono le aree di cintura (tempo inferiore a 20 minuti), le aree intermedie (tra 20 e 40 minuti), le aree periferiche (tra 40 e 75 minuti) e le aree ultra periferiche (oltre 75 minuti). Applicando tale metodologia che tiene conto, oltre che del grado di perifericità anche degli andamenti socio-demografici tra cui  la variazione percentuale della popolazione a partire dal 2011, la capacità progettuale dell'area, le politiche per le imprese e per il lavoro sviluppate e le esperienze nonché la propensione a operare in un' ottica di sistema e di cooperazione locale e non di singola municipalità (associazionismo), sono state elaborate le mappature delle aree territoriali.

L'obiettivo strategico specifico della SNAI consiste nell'integrare le risorse ordinarie e comunitarie per poter dare una opportunità di rilancio socio-economico a questi territori, mediante due classi di azioni mirate a:

  • ripristinare la cittadinanza operando un adeguamento della qualità/quantità dell'offerta dei servizi essenziali prioritariamente utilizzando le risorse nazionali
  • promuovere il mercato attraverso la realizzazione di progetti di sviluppo locale da finanziare prioritariamente con il Fondo Sociale Europeo (FSE), il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR).

Per raggiungere tali obiettivi è stato individuato un approccio metodologico innovativo basato sui seguenti principi: 

a)  le azioni per riequilibrare l'offerta di servizi di base non possono avere natura straordinaria, ma qualora la sperimentazione darà gli effetti desiderati l'Amministrazione responsabile si impegnerà a dare alla misura carattere permanente;

b)  i Comuni partecipanti ad ogni area-progetto organizzano in forma associata i propri servizi sul territorio e costruiscono sistemi intercomunali permanenti;

c)  l'efficacia della Strategia dipende dalla capacità di concentrare risorse finanziarie e umane scarse nelle aree dove si combinano elevati bisogni, opportunità e capacità di coglierle;

e) il punto di forza innovativo della Strategia è il percorso di partecipazione e co-progettazione congiunto tra Comitato tecnico nazionale aree interne, amministrazioni comunali, Regione, attori rilevanti del territorio;

f)  le aree-progetto devono indicare i risultati attesi con riferimento agli obiettivi della Strategia, misurabili attraverso indicatori appropriati per poi valutarne gli esiti.

La SNAI si basa infatti su una governance multilivello, dove diversi livelli di governo collaborano e cooperano con i territori locali per promuoverne lo sviluppo attraverso un processo partecipativo, ognuno dei quali assume proprie funzioni, compiti e responsabilità. Il livello centrale è rappresentato da un Comitato tecnico interministeriale (Comitato) a cui si aggiunge il livello regionale (Regione) e i sindaci dei comuni dell'area.

L'impianto procedurale per attuare la Strategia Aree interne, contenuto in un documento di lavoro "Linee guida per la costruzione della Strategia" e redatto secondo criteri comuni per favorire il confronto delle esperienze e la valutazione delle aree-progetto individuate a livello nazionale, evidenzia nello specifico:

  • un percorso di costruzione della SNAI;
  • la metodologia della co-progettazione, che favorisce l'espressione delle volontà dei territori e permette la costruzione di progetti di valore strutturale (strategici) con contenuti tecnici ed economici di eccellenza, più articolati e innovativi rispetto alle proposte progettuali ordinarie e che possono maggiormente contribuire al raggiungimento degli obiettivi individuati.

La Regione Umbria ha individuato, nel Quadro Strategico Regionale 2014-2020, quali aree territoriali candidate nell'ambito del processo di elaborazione della Strategia delle Aree Interne, l'Area Nord Est corrispondente alla fascia appenninica al confine con le Marche, l'Area Sud Ovest corrispondente ai comuni della fascia orvietana confinante con la Toscana ed il Lazio e l'Area ricomprendente il territorio della Valnerina.

 

In evidenza

“INSIEME - Socializzazione e Inclusione nelle aree interne della Regione Umbria”
Avviato il confronto sul modello di governance del progetto nell’ambito del Tavolo Tecnico-Istituzionale di coprogrammazione-coprogettazione.

Mercoledì 29 maggio 2024, si è svolto il Tavolo Tecnico-Istituzionale di coprogrammazione e coprogettazione del progetto denominato “Insieme – Socializzazione e inclusione nelle aree interne della Regione Umbria” quale operazione di importanza strategica nell’ambito del PR Umbria FESR e del PR Umbria FSE+ 2021-2027.

Il progetto gode del sostegno congiunto del PR FESR e del PR FSE+ per un importo complessivo pari a 5.340.000,00 € per le cinque aree interne. Lo scorso 18 aprile, nell'ambito del Festival del Giornalismo, si è svolto l'evento lancio dedicato al progetto, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Rapporteur della Commissione Europea per il PR Umbria FESR 2021-2027.

Il progetto “Insieme” si rivolge ai territori delle cinque Aree Interne della Regione, ove mira a realizzare percorsi di condivisione intergenerazionale, che coinvolgano bambini e giovani, da un lato, e anziani e famiglie, dall’altro, attraverso la messa a disposizione di spazi appositamente riqualificati per svolgervi specifiche attività.

La finalità del Progetto è quella di dare nuova vita agli spazi promuovendo l’integrazione e l’inclusione mediante percorsi di condivisione tra le generazioni ed esaltando la diversità come arricchimento reciproco. Si agirà in questo modo sulla doppia leva “contenitore” – “contenuto” grazie all’approccio integrato Fesr ed Fse+, per rafforzare il senso di comunità. L’obiettivo è quello di attivare le comunità nel contesto locale attraverso forme di inclusione sociale rivolte a bambini, ragazzi e anziani e di conseguenza alle famiglie.

Lo scopo ultimo, quinidi, è quello di contribuire a creare le condizioni che favoriscano la permanenza delle persone nel territorio, contrastando così il fenomeno delle Aree Interne.

La complessità di questo progetto è resa evidente dall’estensione dei territori interessati, dall’ammontare delle risorse messe a disposizione, dal carattere ambizioso delle finalità che con esso si vogliono perseguire, dal numero e della natura eterogenea dei soggetti coinvolti. L’insieme di questi fattori rende necessario concepire un adeguato modello di governance che possa aiutare nella gestione di questi elementi di complessità, accompagnando lo sviluppo progettuale attraverso un’indicazione per quanto possibile chiara dei soggetti interessati e dei compiti loro ascritti. 

L’incontro, che ha visto la partecipazione dei referenti regionali dei servizi coinvolti nel Progetto, dei Coordinatori tecnici delle cinque Aree interne, dei referenti tecnici dell’ambito “sociale” dei comuni capofila di Area, è stata l’occasione per presentare alle Aree il modello di governance strutturato ed iniziare a costruire il progetto stesso fornendo alcune indicazioni programmatorie.

Il Tavolo di lavoro regionale, aperto agli esponenti politici e tecnici delle singole Aree Interne di volta in volta interessati, è stata l’occasione per ascoltare le prime proposte provenienti dalle singole Aree rispetto alla strutturazione del Progetto, promuovendo lo scambio reciproco di esperienze, obiettivi e idee al fine di realizzare, seppur con le dovute specificità di ogni territorio, un unico grande progetto "INSIEME" per le Aree Interne della Regione Umbria.

 


“Insieme: percorsi inclusivi e intergenerazionali nelle Aree Interne della Regione Umbria”
Alla 18esima edizione del Festival del Giornalismo di Perugia la Regione Umbria ha presentato uno dei progetti strategici inserito all’interno della progettualità delle cinque Aree Interne dell’Umbria.

 

Giovedì 18 aprile alla 18esima edizione del Festival del Giornalismo di Perugia la Regione Umbria ha presentato uno dei progetti strategici inserito all’interno della progettualità delle cinque Aree Interne dell’Umbria. Presenti per la Regione Valentina Battiston, Carlo Cipiciani e Cristiana Corritoro, per la Commissione Europea Andrea Floria e per il Comune di Orvieto Carla Lodi.

Il progetto “Insieme: percorsi inclusivi e intergenerazionali nelle Aree Interne della Regione Umbria” nasce dalla sperimentazione portata avanti nell’ambito della Strategia dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano sull’asse 2 “Inclusione sociale e lotta alla povertà” del Por Fse – Umbria 2014-2024 “Una lettura possibile le possibilità di lettura”.

Rivolta a ragazzi da 0 a 12 anni, la progettualità ha coinvolto tutti i venti Comuni dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano e le relative frazioni, interessando 1.086 bambini allo scopo di potenziare i servizi culturali e socio-educativi su tutta area, in particolare nelle zone più periferiche, e migliorare l’offerta in termini di ampliamento quantitativo e qualitativo dei servizi andando a valorizzare e rivitalizzare i luoghi che le comunità avvertono come identitari.

Con “Insieme” si amplia la platea anche alla fascia più anziana, quella della cosiddetta grande età, favorendolo l’invecchiamento attivo e al tempo stesso incentivando il rapporto intergenerazionale. Nel corso della presentazione è stata sottolineato l’orgoglio di aver sperimentato un progetto che ha avuto in grande riscontro da parte dei beneficiari del progetto, i primi a chiedere replicabilità ed implementazione, in altre parole continuità.

Il progetto “Insieme” è stato selezionato come operazione di importanza strategica nell’ambito del Pr Umbria Fesr e del Pr Umbria Fse+ 2021-2027 e si rivolge ai territori delle cinque Aree Interne della Regione, dove il rischio di marginalizzazione di bambini, giovani e anziani è elevato e si intendono agevolare condizioni e modalità di incontro favorendo la socializzazione anche attraverso lo scambio intergenerazionale.

La finalità è quella di dare nuova vita agli spazi promuovendo l’integrazione e l’inclusione mediante percorsi di condivisione tra le generazioni ed esaltando la diversità come arricchimento reciproco. Si agirà in questo modo sulla doppia leva “contenitore” – “contenuto” grazie all’approccio integrato Fesr ed Fse+, per rafforzare il senso di comunità. L’obiettivo è quello di attivare le comunità nel contesto locale attraverso forme di inclusione sociale rivolte a bambini, ragazzi e anziani e di conseguenza alle famiglie.

Ai più giovani il progetto offre opportunità di aggregazione e socializzazione per contrastare l’isolamento fisico ed emotivo-relazionale. Per gli anziani viene promossa la cultura dell’invecchiamento attivo per ottimizzare le condizioni di salute, partecipazione e sicurezza e per migliorare la qualità della vita. Così facendo vengono, inoltre, agevolate le famiglie nella conciliazione dei tempi di vita-lavoro.

Si tratta di realizzare attività a forte valenza inclusiva, sociale, relazionale, educativa, culturale anche valorizzando il contributo, l’esperienza e le professionalità del terzo settore. Rispetto ai luoghi l’obiettivo generale del progetto è quello di innovare le forme di utilizzo degli spazi attraverso nuove pratiche e processi culturali e creativi in grado di generare coinvolgimento della comunità, crescita e sostenibilità nel tempo dei luoghi stessi.

Lo scopo ultimo, quindi, è quello di contribuire a creare le condizioni che favoriscano la permanenza delle persone nel territorio, contrastando così il fenomeno dello spopolamento delle Aree Interne.


Incontri sul territorio: avvio del percorso di programmazione 2021-2027 per le Aree Interne della Regione.
A seguito dell’approvazione dei Programmi regionali FESR e FSE+ 2021-2027, sono in corso gli incontri con i sindaci dei comuni delle cinque Aree Interne dell’Umbria per presentare gli indirizzi strategici regionali relativi al ciclo di programmazione 2021-2027.

Gli incontri tra i territori e la Regione rappresentano significativi momenti di confronto e di crescita finalizzati a dare avvio al percorso di definizione e aggiornamento delle strategie d’area e alla pianificazione degli investimenti da mettere in campo con le risorse stanziate dal PR FESR e FSE+ 2021-2027 e con le risorse nazionali, specificatamente assegnate alle Aree Interne, per un ammontare complessivo di 61,21 milioni di Euro.

 

 

Le riunioni operative hanno interessato:

Area Interna Media Valle del Tevere - Todi 19 settembre 2022;

Area Interna Unione dei comuni del Trasimeno - Paciano 17 novembre 2022;

Area Interna Nord Est Umbria - Gubbio 16 febbraio 2023;

Area Interna Sud Ovest Orvietano - Orvieto 14 marzo 2023.

 

La prima serie di incontri messi in calendario, si concluderà con il confronto con i sindaci dell’Area interna Valnerina.

 


Il futuro della Strategia Nazionale Aree Interne
per il periodo 2021-2027
Il 10 dicembre 2020 si è tenuto il Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI) che ha visto anche la partecipazione del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano.

L’incontro, svolto in videoconferenza, è stata l’occasione per fare il punto sullo stato di attuazione della Strategia nazionale aree interne (SNAI) ed ha formalmente chiuso la stagione di “sperimentazione” dando avvio al confronto sul futuro della SNAI come politica strutturale di sviluppo territoriale nell’ambito della nuova Programmazione dei fondi europei e nazionali della politica di coesione per il periodo 2021-2027. Come ricordato dal Ministro stesso, nel corso del 2020 sono stati stanziati ulteriori 310 milioni di risorse nazionali in favore della SNAI che, oltre a garantire una premialità alle aree pilota che hanno fatto registrare una migliore performance, consentiranno il finanziamento di nuove aree individuate sulla base di criteri ed indicatori socio-economico-ambientali che saranno determinati e condivisi nell’ambito del CTAI ad inizio del prossimo anno.”


Festa dell'Area Interna Nord-Est - 4 e 5 aprile 2019

Con la Festa dell'Area Interna Nord-Est Umbria entra nel vivo la fase attuativa 

 

Rocca Flea di Gualdo Tadino - 4 aprile, ore 16.30

Area Nord-Est Programma Festa 4 e 5 aprile


Evento presso la nuova biblioteca pubblica di Orvieto “Biblioteche granai di cultura”: occasione per proporre buone pratiche per la programmazione 2021-2027.
Il 25 novembre 2022 nell’ambito della Festa intitolata "La Biblioteca dei destini incrociati" per il 91° anno di fondazione della Biblioteca Pubblica L. Fumi di Orvieto, si è tenuta la Tavola rotonda in cui sono stati presentati i risultati del progetto dell'Area Interna sud-ovest Orvietano incentrato sul tema del welfare sociale-educativo-culturale, finanziato con risorse PO FSE Umbria 2014-2020”. L'intervento rappresenta una "buona pratica" che sarà riproposta nella prossima programmazione della politica di coesione europea 2021-2027 per tutte le cinque aree interne dell’Umbria.

L’incontro  è stata l’occasione per analizzare e riflettere sulla necessità di rafforzare sempre di più i legami di comunità e promuovere le azioni per contrastare la povertà educativa coniugando le politiche sociali e culturali. Nel nuovo ciclo di programmazione 2021-2027 si punterà inoltre al recupero strutturale, alla riqualificazione e al riuso degli spazi del patrimonio pubblico (culturale, storico, artistico) che rappresenteranno i luoghi fisici nei quali verranno svolte le attività ricreative, culturali, di animazione. La finalità è quella di dare nuova vita agli spazi favorendo l’integrazione, l’inclusione e la socializzazione anche attraverso lo scambio intergenerazionale, esaltando la diversità come arricchimento reciproco.

 

Consulta i documenti:

La strategia delle aree interne quale strumento di rafforzamento dei legami di comunità
Rete dei servizi socio-educativi e culturali
Piano regionale lettura
Brochure Evento

 


Programmazione generale e negoziata
Cristiana Corritoro
Palazzo Broletto - Via M.Angeloni 61 - 06124 Perugia
Tel. 075 5045671
Fax 075 5045695

Link utili

Dataset Open Data Umbria - Progetti finanziati nelle "Aree interne” con risorse SNAI - Legge di bilancio - riutilizzabili e messi a disposizione della comunità per la partecipazione alla gestione della cosa pubblica.

Dataset Progetti “Aree interne” programmazione 2014-2020

L'Umbria nella Strategia Nazionale delle Aree Interne