Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) mira a consolidare la coesione economica e sociale dell'Unione europea correggendo gli squilibri fra le regioni ed opera attraverso programmi pluriennali, noti come programmi operativi, che garantiscono la coerenza e la continuità per un periodo di sette anni.
La programmazione FESR riguarda, per la Regione Umbria, l'intero territorio regionale
Base giuridica
Articoli dal 174 al 178 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).
Il FESR finanzia programmi di responsabilità condivisa tra la Commissione europea e le autorità nazionali e regionali degli Stati membri. Le amministrazioni degli Stati membri scelgono quali progetti finanziare e assumersi la responsabilità della gestione quotidiana.
Priorità di finanziamento
Nel periodo 2021-2027, il fondo consentirà agli investimenti di rendere l'Europa e le sue regioni:
- Più competitiva e più intelligente, attraverso l'innovazione e il sostegno alle piccole e medie imprese, nonché la digitalizzazione e la connettività digitale
- Più verde, a basse emissioni di carbonio e resiliente
- Più connessi migliorando la mobilità
- Più sociale, sostenendo un'occupazione efficace e inclusiva, l'istruzione, le competenze, l'inclusione sociale e la parità di accesso all'assistenza sanitaria, nonché il rafforzamento del ruolo della cultura e del turismo sostenibile
- Più vicino ai cittadini, sostenendo lo sviluppo a guida locale e lo sviluppo urbano sostenibile in tutta l'UE
Concentrazione tematica
Sulla base della loro prosperità, tutte le regioni e gli Stati membri concentreranno il sostegno su un'Europa più competitiva e più intelligente (obiettivo politico — PO 1), nonché su una transizione più verde e a basse emissioni di carbonio verso un'economia netta a zero emissioni di carbonio e un'Europa resiliente (PO2), attraverso il meccanismo noto come "concentrazione tematica".
Tutte le regioni e gli Stati membri (SM) concentreranno almeno il 30 % della loro dotazione all'OP 2 e:
- Le regioni o gli Stati membri più sviluppati dedicheranno almeno l'85 % della loro dotazione all'OP1 e all'OP2;
- Le regioni in transizione o gli Stati membri almeno il 40 % all'OP1;
- Le regioni meno sviluppate o gli Stati membri almeno il 25 % dell'OS1.
Tutte le regioni e gli Stati membri concentreranno anche almeno l'8 % della loro dotazione allo sviluppo urbano che sarà erogata attraverso partenariati di sviluppo locale con diversi strumenti.
Si prevede inoltre che le operazioni nell'ambito del FESR contribuiscano al 30 % della dotazione finanziaria complessiva agli obiettivi in materia di clima.