L'Osservatorio della Mobilità ha il compito di effettuare analisi su tematiche connesse alla mobilità in ambito regionale e di valutarne le relative tendenze e criticità. Pertanto l'Osservatorio deve operare in modo tale da ricostruire ogni volta un quadro esaustivo e completo della mobilità in Umbria descrivendo la rete ferroviaria e stradale, la rete dei servizi pubblici, gli spostamenti quotidiani dei cittadini, ecc.
La Legge n.37 del 1998 (art.33) istituisce l'Osservatorio della Mobilità con i seguenti compiti:
- Fornire supporto informativo alla Giunta regionale e agli Enti locali per la pianificazione, la programmazione e la gestione del trasporto;
- Acquisire, aggiornare, analizzare ed elaborare i dati connessi alla mobilità regionale, anche ai fini della valutazione della relativa tendenza, con particolare riferimento alla domanda ed all'offerta dei servizi;
- Definire le procedure, anche automatizzate, di acquisizione ed aggiornamento dei dati, di cui al precedente punto, in collaborazione con le Province, i Comuni e le Aziende interessate.
Lo strumento caratterizzante l'Osservatorio
Tra gli strumenti utilizzati dall'Osservatorio il modello simulativo riveste un ruolo essenziale. Esso consente di effettuare una stima dei flussi veicolari sulla rete viaria e dei passeggeri sulla rete dei servizi di trasporto pubblico ricostruendo, in una visione unitaria, il quadro della mobilità regionale umbra. Dall'interazione tra la domanda di trasporto (le richieste dei cittadini in termini di mobilità) e la reale offerta di servizi (infrastrutture, servizi di trasporto pubblico, mobilità alternativa) scaturisce il dato stimato che è continuamente confrontato, calibrato con dati reali.
Il modello descrive una mobilità che aderisce completamente alla situazione reale; consente poi, sulla base di parametri individuati, di prevedere gli effetti di modifiche ipotizzate di tipo, per esempio, infrastrutturale o di intervento su orari e percorsi di linee di trasporto.
Esso consente di simulare il sistema dei trasporti in Umbria, su strada e ferrovia, con mezzo privato e pubblico muovendosi in un'ottica di intermodalità, per un sistema integrato dei servizi pubblici non più concorrenti, ma che contribuiscono ad un unico sistema.
Il modello si integra con un sistema informativo territoriale collegando e correlando informazioni specifiche sulla mobilità con informazioni più generali sul territorio e la popolazione che in esso gravita.
Le attività
- Realizza banche dati sulla domanda e sull'offerta di trasporto;
- Descrive la situazione attuale della mobilità di persone, veicoli e merci;
- Analizza la domanda di mobilità e valuta le relative variazioni e tendenze;
- Analizza e valuta gli effetti di nuovi interventi infrastrutturali e/o di nuovi servizi di trasporto pubblico;
- Studia le relazioni tra domanda e offerta;
- Organizza campagne di rilievo dei flussi veicolari, dei passeggeri trasportati dai mezzi pubblici, dei flussi di merci;
- Elabora e diffonde i dati;
- Definisce le procedure, anche automatizzate, di acquisizione ed aggiornamento dei dati connessi alla mobilità regionale;
- Offre la disponibilità a fornire elementi e supporto per lo sviluppo di tesi di laurea.