La Regione Umbria ha attuato un'azione di revisione e riordino della rete sentieristica, ciclabile e delle ippovie, raccogliendoli nella "Rete di mobilità ecologica di interesse regionale" .
Ne fanno parte i sentieri di interesse nazionale o interregionale, come per esempio il Sentiero Italia, il Sentiero europeo E1 e una ricca maglia di percorsi che irradiano l'Umbria a partire da questi assi principali. La realizzazione della rete sentieristica regionale, a cui possono essere inclusi anche i sentieri di interesse locale, è definita dal "Disciplinare tecnico per l’allestimento della rete dei sentieri della Regione Umbria".
Tra le infrastrutture di mobilità lenta di primo troviamo la rete dei cammini, il cui asse principale è costituito dalla Via di Francesco, a cui si aggiungono la Via Lauretana Assisi-Loreto, il Cammino di San Benedetto e la Via Romea Germanica.
Lo stesso vale per la rete ciclabile, costituita principalmente da itinerari di pianura a facile percorribilità, sviluppati lungo i principali corsi d'acqua o sui tracciati di ferrovie dimesse, a cui si aggiungono percorsi su strade a basso traffico e percorsi di mountain bike. Tra questi si segnalano il percorso ciclabile Spoleto-Assisi, che continua con il tracciato della ex ferrovia Spoleto-Norcia, e l'anello ciclabile del lago Trasimeno con il percorso del fiume Tevere.
La rete di interesse regionale costituisce così l'armatura principale e portante di tutta il sistema "escursionistico" nel territorio regionale, di riferimento ed aggancio per la rete di livello locale.
L'insieme dei percorsi costituisce quindi una rete di visita ed esplorazione del territorio alla ricerca delle particolarità ambientali, naturalistiche, paesaggistiche e culturali, nonché delle produzioni tipiche agro-alimentari o artigianali. Per approfondimenti in tal senso si può visitare il sito web dedicato alla filiera turismo ambiente cultura.
Su richiesta sono disponibili le tracce vettoriali dei tratti della rete regionale in esercizio.