Il concetto di diritto allo studio universitario si inquadra in una politica di integrazione degli studenti nel tessuto della comunità regionale, in relazione alla presenza studentesca nelle varie sedi universitarie del territorio umbro, da completare con quanto è responsabilità delle Università, dei Comuni e del contesto locale, al fine di differenziare ed articolare gli interventi, di renderli più coerenti con le specifiche necessità dei giovani, di integrarli con i servizi delle città e con i progetti di sviluppo degli Atenei.

La Regione Umbria nella consapevolezza del ruolo decisivo e strategico che tali politiche acquistano per la valorizzazione ed il consolidamento della presenza universitaria per lo sviluppo civile della comunità regionale, in piena coerenza con le strategie dell'Unione europea per la valorizzazione delle risorse umane, la realizzazione della libertà individuale e dell'integrazione sociale, definisce attraverso il Piano triennale per il diritto allo studio universitario le linee di indirizzo per le politiche del diritto allo studio e provvede al finanziamento degli interventi e delle provvidenze, attraverso lo stanziamento annualmente previsto dal bilancio regionale.

L'attuazione degli interventi compete all' l'Agenzia per il diritto allo studio universitario ( www.adisupg.it ), che eroga un'ampia tipologia di servizi: borse di studio, servizi abitativi, di ristorazione, prestiti d'onore, tutoraggio, servizi sanitari, interventi specifici per studenti diversamente abili e studenti lavoratori. Alcuni interventi sono effettuati in base a precisi criteri di reddito e merito e sono quindi riservati, attraverso l'espletamento di un apposito concorso, ad un numero limitato di studenti, mentre altri servizi sono rivolti alla totalità degli studenti.