Demanio idrico
Il demanio idrico comprende tutti i beni pubblici afferenti i corsi d'acqua regionali.
L'utilizzo di aree appartenenti al demanio idrico, è possibile solo attraverso un atto di concessione rilasciato dalla Regione (Servizio Risorse Idriche e Rischio Idraulico) previa acquisizione dell'autorizzazione ai fini idraulici (R.D.523/1904).
Le concessioni sono a titolo oneroso e prevedono il pagamento di un canone annuale, determinato sulla base delle disposizione emanate dalla Giunta regionale con delibera 925/2003, queste possono essere rinnovate dietro presentazione di domanda entro la scadenza del titolo.
Alla sottoscrizione dell'atto di concessione, il concessionario dovrà attestare l'avvenuto pagamento in favore della Regione del deposito cauzionale pari ad una annualità del canone, delle spese di registrazione, nonché della prima annualità del canone.
Gli utilizzi più frequenti riguardano:
Occupazione per la realizzazione e mantenimento di attraversamenti di corsi d'acqua con condotte gas/acqua/fognatura, linee telefoniche ed elettriche, ponti stradali e ferroviari, passaggi pedonali e ciclabili, costruzione di manufatti, nonché per usi agricoli .
L'utilizzo richiesto è subordinato al rispetto delle condizioni contenute nell'autorizzazione ai fini idraulici, che vincola dal punto di vista tecnico l'atto di concessione.
La domanda
La domanda di concessione va presentata al Servizio Risorse idriche e rischio idraulico contestualmente alla richiesta di autorizzazione ai fini idraulici unitamente agli elaborati progettuali in triplice copia.
Acque pubbliche
Appartengono allo Stato e fanno parte del demanio pubblico tutte le acque sotterranee, ancorchè non estratte, e le acque superficiali, anche raccolte in invasi o cisterne.
Le acque costituiscono una risorsa limitata che va tutelata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà; qualsiasi loro uso è effettuato salvaguardando le aspettative ed i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale nel rispetto del MDV.
L'uso e il prelievo delle acque pubbliche sono regolamentati da normativa dello Stato ( Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque pubbliche e impianti elettrici approvato con R.D. n.1775 del 11/12/1933 ) e da disposizioni legislative e amministrative della Regione e possono essere effettuati a fronte del rilascio di concessione.
La domanda
La domanda di concessione va presentata al Servizio Geologico e gestione delle competenze regionali in materia di acque pubbliche contestualmente alla richiesta di autorizzazione ai fini idraulici completa degli elaborati progettuali in triplice copia. La domanda è soggetta a bollo, fatti salvi i casi di esenzione ex D.P.R. 642/1972 e s.m.i..
Alla sottoscrizione dell'atto di concessione, il concessionario dovrà attestare l'avvenuto pagamento in favore della Regione del deposito cauzionale, delle spese di registrazione, nonché della prima annualità del canone.
Normativa
D.G.R. 282 del 30 marzo 2022 - Canoni Derivazioni Annualità 2022
DGR n. 156 del 26/02/2018 recante criteri per rateizzazione dei crediti extra-tributari
L.R. n. 20_2017 Extratributaria
R.D. n. 1775 dell'11/12/1933 - Testo Unico sulle acque pubbliche
R.D. n. 523 del 25/07/1904 - Testo unico per occupazione demanio idrico
Documenti
Canoni demanio idrico annualita' 2021
Canoni demanio idrico annualità 2022
Canoni demanio idrico annualità 2023
Canoni demanio idrico annualità 2024
Guida al pagamento dei canoni annuali
Modulistica per rateizzazione ex DGR n. 156_2018 (modelli A1, A2, A3, A4 e A5)