Patrimonio, storia, servizi
Attualmente il patrimonio della Fonoteca "Trotta” consiste in oltre 25.000 LP, 7.000 CD, 1.800 nastri magnetici e 15.460 partiture e spartiti. Oltre alla musica classica sono presenti migliaia di opere di musica jazz, pop, rock, leggera ed etnica.
La storia dell’istituzione è strettamente legata ai protagonisti della musica umbra della seconda metà del Novecento. È infatti intitolata al notaio perugino Oreste Trotta (1915-1974), musicofilo e grande collezionista di dischi, registrazioni e partiture (che rimane la parte più consistente del patrimonio della Fonoteca) acquistati dalla Regione Umbria nel 1977. Si tratta di un significativo spaccato della produzione mondiale di musica sinfonica e operistica dagli anni cinquanta agli anni settanta. Fra le partiture non mancano pezzi pregiati, come alcune opere in prima edizione o esemplari ormai da tempo fuori commercio. Il fondo comprende anche un notevole quantitativo di nastri magnetici che danno accesso alle registrazioni di concerti radiofonici, specie di musica contemporanea, del periodo che va dai primi anni sessanta a metà degli anni settanta.
L’altra collezione discografica di pregio è quella di Alba Buitoni (1905-1989), donata alla Fonoteca dai suoi eredi nel 1990, che documenta l'attività dell'Associazione Amici della Musica di Perugia. È composta per la maggior parte da dischi in vinile, a volte con dedica autografa, donati dagli artisti di cui si ospitavano i concerti. Il fondo comprende anche una notevole quantità di dischi a 78 giri di particolare interesse storico-antiquario, oltre a particolari incisioni per case discografiche non più presenti sul mercato. Recentemente il fondo si è arricchito di una ulteriore cospicua donazione effettuata da Ilaria Borletti Buitoni.
Nel 1992 il direttore d'orchestra e compositore italo-americano Thomas Briccetti (1936-1999) donò alla Fonoteca l'insieme del materiale librario e fonografico da lui raccolto per scopi professionali. Il Fondo Briccetti contiene le partiture del grande repertorio sinfonico ed operistico annotate con segni d'esecuzione e molte opere del repertorio contemporaneo, soprattutto statunitense. Alle partiture corrispondono quasi sempre le incisioni su disco o su nastro di prestigiose interpretazioni. Il maestro Briccetti si fece promotore dell'acquisizione, da parte della Fonoteca “Trotta” di due altri importanti fondi musicali: il Fondo Polnauer, composto principalmente da manoscritti autografi del musicologo e violinista Frederick Polnauer; il Fondo de Froment, donato a Briccetti dalla vedova del direttore d'orchestra Louis de Froment (1921-1994).
Tra gli altri fondi discografici, quello donato dagli eredi del conte Paolo Faina, che fu presidente della Società "Amici della Scala di Milano", e quello appartenuto alla musicofila romana Fausta Costantini.
Donazioni più recenti, sono quelle dei fondi Liverani, Sarti, Gelsomini, Vernata, Baldelli, Marinelli, Rufini, Giontella ed altri di minore consistenza.
Aperta al pubblico nel 1990 in via del Verzaro 35, dal 2002 la Fonoteca è gestita direttamente dalla Regione, attraverso il Servizio Risorse culturali, Musei, archivi e biblioteche, offrendo al pubblico i seguenti servizi:
- ascolti da qualsiasi supporto analogico o digitale;
- consultazione della musica a stampa presente in catalogo, dei dizionari specializzati, delle riviste e dei periodici musicali;
- prestiti delle copie su cd delle opere in catalogo.
È disponibile una sala per l'ascolto; per la musica a stampa, oltre alla consultazione in sede, viene effettuata la riproduzione, per motivi di studio, delle opere libere dal diritto d'autore.
Viene effettuato il prestito dei supporti audio: tutto il posseduto, compatibilmente con la normativa vigente sul diritto d'autore, è prestato in copia digitale. Dei documenti non ancora copiati può essere richiesta la duplicazione.
L’archivio storico dei documenti sonori, in stragrande maggioranza dischi in vinile, risulta catalogato, così come l’archivio dei documenti librari, cioè partiture e spartiti musicali.
Negli ultimi anni si sta procedendo ad una digitalizzazione sistematica del patrimonio sonoro e cartaceo a partire della musica vocale. Allo stato attuale risultano digitalizzati circa 3.500 documenti sonori.