Lo straordinario valore del patrimonio storico, paesaggistico e culturale con il quale ogni opera di trasformazione si confronta in territorio regionale, impone di riservare una speciale attenzione e cura alla qualità della progettazione delle opere, alla loro esecuzione nonché alla manutenzione e gestione degli ambienti costruiti.
Ogni consistente modificazione del territorio regionale è operazione complessa che "deve" congiuntamente soddisfare nuove esigenze funzionali e di fruizione degli spazi, significare i valori condivisi della società locale, istituire attraverso la forma urbana rapporti significativi con la memoria ed il valore ambientale dei luoghi.
Un ampio confronto tra idee e soluzioni progettuali, il largo ricorso alle capacità ideative e alle competenze dei professionisti a scala europea, a fronte di delicate e complesse problematiche territoriali e di inserimento nel contesto storico-ambientale, può altresì rappresentare un efficace strumento di elevazione della qualità delle opere realizzate.
La legge regionale 2 febbraio 2010, n.6 (Disciplina della promozione della qualità nella progettazione architettonica) modificata e integrata dalla l.r. 9 aprile 2015, n. 13 vuole costituire un utile impulso ad allineare la progettazione regionale agli standard qualitativi europei, a sensibilizzare progettisti e utenti alla difesa dei valori storici, artistici e ambientali ed infine ad aprire il mercato della progettazione anche ai giovani professionisti.
Fra gli strumenti che la legge prevede riportiamo si seguito il Concorso a tema di iniziativa della Regione Umbria, le Borse di studio regionali e il Premio di architettura.