L’anno 2020 è stato segnato dagli effetti negativi della pandemia da SARS COVID19, purtroppo ancora in atto, che ha fortemente colpito il settore del turismo.
Nel corso dell’anno 2020 si sono complessivamente registrati
1.177.596 arrivi
3.174.318 presenze
con una variazione percentuale rispetto al 2019 del -53.1% negli arrivi e -48.4% nelle presenze.
Gli esercizi alberghieri, scelti dal 43.9% dei turisti totali, hanno registrato una diminuzione dei flussi pari al -57.7% negli arrivi e -54.7% nelle presenze.
Negli esercizi extralberghieri, scelti dal 56.1% dei turisti totali, il calo è stato pari al -45.1% negli arrivi e -42.0% nelle presenze.
I flussi turistici nel 2020 sono quasi esclusivamente determinati dal turismo interno (83.7%), mentre quello dall’estero rappresenta il 16.3%. Il calo dei turisti italiani è pari al -41.1% negli arrivi e -32.3% nelle presenze, a fronte di una forte diminuzione dei turisti stranieri pari al -82.1% negli arrivi e -76.8% nelle presenze.
Diversa la scelta di soggiorno dei turisti: il 46.6% degli italiani e il 29.8% degli stranieri ha soggiornato in strutture alberghiere, preferendo le categorie medio alte; mentre il 70.2% degli stranieri e il 53.4% degli italiani hanno scelto strutture extralberghiere, preferendo in particolare gli Agriturismi, le diverse tipologie all’aria aperta, le Case e appartamenti per vacanza, le Locazioni turistiche e le Country house.
In relazione alla permanenza media, negli esercizi alberghieri la PM degli italiani è di 2 giorni, quella degli stranieri di 2,4 giorni. Negli extralberghieri, la PM degli italiani è di 3.3 giorni, mentre quella degli stranieri è di 5.3 giorni.
Le correnti italiane che nel 2020 hanno sviluppato maggiori presenze sono Lazio, Lombardia, Campania, Umbria, Emilia Romagna, seguite da Veneto, Toscana, Piemonte, Puglia e Marche.
Nei grafici seguenti è indicata la Top10 degli arrivi di Italiani e la loro destinazione sul territorio.
Le correnti straniere che hanno sviluppato maggiori presenze sono Paesi Bassi, Germania, seguite da Belgio, Gran Bretagna, Francia.
Nei grafici seguenti è indicata la Top10 degli arrivi di Stranieri e la loro destinazione sul territorio.
Stagionalità dei flussi
L’anno 2020 era iniziato in modo positivo, registrando a gennaio un incremento dei flussi pari al +22.1% negli arrivi e +12.4% nelle presenze, rispetto a gennaio 2019. Purtroppo, già da febbraio, l’emergenza sanitaria da SARS-COVID19 ha iniziato a dispiegare i suoi effetti negativi e il mese si è chiuso con un aumento degli arrivi del +9% e un calo delle presenze del -2.6%, determinato in particolare dagli stranieri.
Dal mese di marzo a maggio, il lockdown disposto dai DPCM al fine di evitare situazioni di contagio ha portato alla chiusura delle strutture ricettive e di ogni altra attività economica, produttiva e ricreativa, determinando pressoché un azzeramento dei flussi turistici proprio nel periodo primaverile, in cui sono numerose le occasioni di viaggio tra le festività pasquali e la Pentecoste, quest’ultima rilevante ai fini dei flussi dall’estero. Infatti, la variazione percentuale rispetto all’anno precedente, a marzo, era pari al -90.9% arr e -84.7% pres., ad aprile, -99.6% arr. e -97.2% pres., a maggio, -97.5 arr. e -94.5% pres.
Da giugno in poi, con la riapertura delle attività ricettive, i flussi turistici hanno evidenziato via via una ripresa, seppur con le difficoltà e i timori connessi alle disposizioni via via emanate a tutela della salute pubblica, che hanno consentito solo per fasi successive lo svolgimento di eventi, spettacoli, mostre, la riapertura di musei, ecc., che in condizioni normali sono di grande richiamo per i turisti.
Nel mese di giugno, i turisti che hanno scelto l’Umbria come meta delle prime vacanze dopo il lockdown hanno evidenziato l’inizio di un trend positivo di recupero dei flussi turistici, con una variazione del -71.7% negli arrivi e -74.1% nelle presenze rispetto a giugno 2019.
A luglio la ripresa si è consolidata e le variazioni rispetto a luglio 2019 sono state del -30.5% negli arrivi e -38.8% nelle presenze.
I dati di agosto hanno evidenziato un ulteriore recupero dei flussi, registrando addirittura un aumento del +7% negli arrivi e +0.9% nelle presenze rispetto ad agosto 2019.
Dopo l’estate, purtroppo, l’evolversi negativo della pandemia ha portato a diverse misure di contenimento del contagio, determinando così una diminuzione via via crescente dei flussi turistici, che a settembre è stata del -26.3% negli arrivi e -19.36% nelle presenze, a ottobre del -53.4% negli arrivi e -49.7% nelle presenze, a novembre del -85.0% negli arrivi e -76.1% nelle presenze e a dicembre del -87.4% negli arrivi e -79.7% nelle presenze.
Offerta turistica regionale
Nel corso degli anni, rispetto a una sostanziale stabilità nel numero delle strutture ricettive alberghiere che, anzi, negli ultimi anni hanno registrato un calo, l’offerta turistica regionale ha evidenziato un considerevole incremento di strutture ricettive extralberghiere che, da novembre 2017, comprendono anche le locazioni turistiche.
Anche nel 2020, nonostante le problematiche create dalla pandemia e numerose cessazioni di attività ricettive, si registra rispetto al 2019 un incremento nell’extralberghiero del +4.1% nel numero di strutture e +1.5% nel numero dei posti letto, a fronte di una diminuzione nell’alberghiero del -2.0% nel numero di strutture e +2.9% nel numero dei posti letto.
Indice di Utilizzo Medio (IUM)
Negli ultimi anni l’indice di utilizzo medio ha registrato, negli esercizi alberghieri, un incremento rispetto all’anno precedente, con unica eccezione nel 2017, quando maggiormente si sono risentiti gli effetti dei terremoti del 2016.
Al contrario, negli esercizi extralberghieri, l’Indice di Utilizzo Medio evidenzia un trend in calo, passando dal 15% del 2014 al 14.6% del 2019.
Nel grafico sotto riportato sono ben evidenti gli effetti negativi su tale indice determinati dalla pandemia da SARS-COVID19.
I flussi turistici nei Comprensori
Tutti i comprensori hanno subito il calo dei flussi determinato dall’emergenza pandemica, soprattutto quelli in cui è maggiore l’affluenza di turisti stranieri.
L’84.8% delle presenze turistiche sono nei comprensori della Provincia di Perugia e il 15,2% in quelli della Provincia di Terni.
Perugino, Assisano e Trasimeno registrano il 51.1% delle presenze turistiche complessive.
Nei grafici seguenti sono visualizzate le variazioni percentuali degli arrivi e delle presenze dei turisti nei diversi territori dell’Umbria registrate nel 2020 rispetto al 2019.
Per quanto riguarda gli ARRIVI, i comprensori Assisano, Tuderte, Orvietano e Perugino subiscono un calo superiore alla media regionale, che è del 53.1%
Per quanto riguarda le PRESENZE, i comprensori che subiscono una maggiore calo rispetto alla media regionale, pari al -48.4% sono gli stessi, seppure con ordinamento diverso.
La Responsabile
Documenti
Movimento turistico comprensoriale - Anno 2020
Offerta turistica comprensoriale al 31/12/2020
Stagionalità dei flussi turistici regionali - Anno 2020
Scheda statistica regionale - Anno 2020
Provenienza dei turisti iItaliani - Anno 2020
Incidenza dei turisti Italiani nei flussi regionali - Anno 2020
Provenienza dei turisti Stranieri - Anno 2020
Incidenza dei turisti Stranieri nei flussi regionali - Anno 2020
Riepilogo MENSILE Movimento comprensoriale - Anno 2020