Le Consigliere o i Consiglieri di parità svolgono funzioni di promozione e controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e non discriminazione per donne e uomini nel lavoro.
Nell'esercizio delle loro funzioni sono pubblici ufficiali ed hanno l'obbligo di segnalare all'autorità giudiziaria i reati di cui vengono a conoscenza.
Già prevista dalla legge n. 125 del 1991 e da altre disposizioni precedenti, questa figura istituzionale è stata disciplinata compiutamente dal Decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 196, recepito dal Codice delle pari opportunità approvato con Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198, e ad essa si applica il Regolamento approvato con DPR 14 maggio 2007, n. 107 e le successive modifiche apportate dal D. Legs. 14 settembre 2015, n. 151 "Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183.
Sono istituite livello nazionale (presso il Ministero del Lavoro e della previdenza sociale), regionale e provinciale. La nomina avviene con decreto del Ministro del Lavoro e della previdenza sociale, su designazione degli organi a tal fine individuati dalle Regioni e dalle Province.
Consigliere e Consiglieri di parità devono possedere requisiti di specifica e comprovata competenza ed esperienza pluriennale in materia di lavoro femminile, di normative sulla parità e pari opportunità nonché di mercato del lavoro. Il loro curriculum, insieme al decreto di nomina è pubblicato sul Sito internet del Ministero del lavoro e delle politiche sociali www.lavoro.gov.it.
Le disposizioni relative al loro mandato della durata di quattro anni, rinnovabile una sola volta sono regolate dal DPR 14 maggio 2007, n. 107 ( (rispettivamente presso le Regioni e le Province, che devono mettere a loro disposizione ufficio, personale, strumentazione ed attrezzature necessarie) e dalle successive modifiche apportate dal D. Legs. 14 settembre 2015, n. 151.
Che cosa fanno
Si occupano della trattazione dei casi di discriminazione di rilevanza regionale e provinciale, operando in sinergia con gli altri organi istituzionali preposti, sullo stesso territorio, alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. Svolgono, in particolare:
compiti di promozione:
- promuovono azioni positive, comprese quelle volte a favorire la conciliazione dell'attività lavorativa con quella familiare;
- diffondono la conoscenza, l'informazione e la formazione delle pari opportunità e lo scambio di buone prassi;
- sostengono le politiche attive del lavoro, comprese quelle formative, sotto il profilo della promozione e realizzazione di pari opportunità;
- promuovono l'attuazione delle politiche di pari opportunità da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro;
- rilevano le situazioni di squilibrio di genere, al fine di svolgere le funzioni promozionali e di garanzia contro le discriminazioni previste dalla legge 10 aprile 1991, n. 125 e successive modificazioni;
- collaborano con le Direzioni territoriali del lavoro al fine di individuare procedure efficaci di rilevazione delle violazioni alla normativa in materia di parità, pari opportunità e garanzia contro le discriminazioni, anche mediante la progettazione di appositi pacchetti formativi;
- collaborano con gli assessorati al lavoro degli enti locali e con organismi di parità degli enti locali.
Compiti di vigilanza
- si adoperano affinché la programmazione delle politiche di sviluppo territoriale risulti coerente rispetto agli indirizzi comunitari, nazionali e regionali in materia di pari opportunità;
- verificano i risultati della realizzazione dei progetti di azioni positive;
- vigilano sul rispetto del principio di non discriminazione tra uomini e donne nel lavoro;
- promuovono azioni in giudizio (individuali e collettive) contro le violazioni della normativa in materia di parità e pari opportunità.
Consigliere e Consiglieri sono componenti di diritto di Commissioni e organismi istituzionali che si occupano di politiche del lavoro e di pari opportunità. Partecipano inoltre ai tavoli di partenariato locale ed ai Comitati di sorveglianza.
Al fine di rafforzare le funzioni delle Consigliere e dei Consiglieri di parità, di consentire lo scambio d'informazioni e dati, esperienze e buone prassi e di accrescere l'efficacia della loro azione, è stata istituita la Rete nazionale delle Consigliere e dei Consiglieri di parità, coordinata dalla Consigliera nazionale.