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(aun) – Perugia 19 giu. 024 – È stato confermato dalla Regione Umbria, con un aumento del totale dei fondi messi a disposizione, il supporto economico conciliativo per le neo mamme, divenuto ormai un contributo strutturale, allo scopo facilitare le donne nel far coesistere le nuove esigenze familiari, derivanti dalla nascita di un figlio, con quelle professionali. La misura nel 2024 sarà infatti finanziata con 2,059 mln di euro, rispetto ai 1,14 milioni dello scorso anno, che permetteranno l’erogazione di 1716 contributi, 766 in più.
I Fondi messi a disposizione dalla Regione (basati su Fondi Europei FSE Plus 2021-2027), permetteranno di erogare un contributo di 1200 euro a bambino soddisfacendo, come detto, 1716 potenziali domande che copriranno gran parte delle richieste delle aventi diritto che potranno inoltrare domanda tramite la piattaforma, presente all’indirizzo https://puntozero.elixforms.it, previa autenticazione mediante SPID e CIE, dalle ore 12 del 26 giugno alla stessa ora del 26 luglio 2024.
A poter accedere al contributo saranno le donne che non superino i 30 mila euro di Isee, residenti in Umbria da almeno due anni, che al momento della presentazione della domanda siano occupate, subordinate o autonome, o iscritte al Centro per l’impiego, e che abbiano un figlio nato tra il 4 giugno 2023 e il 3 giugno 2024, in perfetta continuità con il provvedimento della Regione dello scorso anno. Inoltre, al fine di garantire l’accesso alla misura alle madri che non hanno avuto la possibilità di presentare la domanda nel 2023, in quanto la nascita è avvenuta a ridosso della scadenza del passato avviso, possono inoltrare la richiesta 2024 anche le madri che abbiano avuto un bambino nel periodo che va dal 24 maggio 2023 al 03 giugno 2023 purché, ovviamente, non abbiano già fatto domanda lo scorso anno.
Entro 90 giorni dalla chiusura dell’avviso saranno stilate le graduatorie, ed entro i 30 giorni successivi saranno erogati i contributi alle aventi diritto.
Questa misura introdotta lo scorso anno non va confusa con il cosiddetto bonus bebè, al quale tale supporto economico si affianca allo scopo specifico di aiutare e sostenere economicamente le neo mamme per far coesistere la situazione familiare con quella professionale, al fine di contribuire ad evitare che le donne siano costrette a scegliere tra il lavoro e la maternità.
Il contributo conciliativo alle neo mamme è un tassello dell’ampio quadro delle politiche umbre per la famiglia che comprende il già citato bonus bebè, le borse di studio per tutti gli studenti di tutti i gradi scolastici sino all’Università, nonché i contributi per le attività extrascolastiche come i centri estivi e le attività sportive, per un totale di oltre 30 milioni l’anno di contributi.
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