Notizie
Perugia, 14 maggio 2025 – “La sentenza del Tar Lazio conferma pienamente l'impianto del dlgs 199/2021 e la legittimità delle competenze riservate alle Regioni. Prendiamo atto del chiarimento in merito alla definizione di non idoneità, che sancisce come non sussista una preclusione assoluta ma ‘un'alta probabilità di esito negativo dell'autorizzazione’ ricalcando le Linee guida del 2010. Constatiamo inoltre l'assoluta validità e attualità del comma 8 dell'articolo 20, implicita radice del ‘principio di prevalenza di idoneità’, affermato nell'articolo 5 del nostro disegno di legge”. Così in una nota l'assessore all'ambiente della Regione Umbria, Thomas De Luca, sulla sentenza del Tar Lazio in merito al decreto ministeriale 21 giugno 2024 sulle Aree Idonee per l'installazione di impianti a fonti di energia rinnovabile, che annulla parti sostanziali delle linee guida varate dal ministero per l'Ambiente un anno fa, chiedendone la riformulazione entro 60 giorni.
“L'annullamento dei commi 2 e 3 dell'articolo 7 del decreto ministeriale 21 giugno 2024 sulle Aree Idonee per l'installazione di impianti a fonti di energia rinnovabile, però, non può essere la causa di una paralisi generalizzata – continua l’assessore - Le sentenze si rispettano e la politica deve assumersi le proprie responsabilità. Per questo come Regione, a valle del percorso partecipativo, adatteremo il nostro testo al giudizio del tribunale amministrativo e poi andremo avanti consegnando all'Assemblea legislativa il disegno di legge. L'obbligo di rieditare entro 60 giorni i criteri per l'individuazione delle aree idonee e non idonee rischia di trasformare la situazione in delle sabbie mobili in cui a rimanere impantanate sono in primo luogo le Comunità energetiche e gli impianti destinati all'autoconsumo. L'effetto nell'immediato, infatti, rischia di essere una moratoria verso i piccoli e medi impianti su cui l'incertezza del quadro normativo pesa molto più che sui grandi interventi. Realtà, quelle del nostro tessuto economico e sociale, che senza regole certe non si sbilanciano verso investimenti a rischio. Scenario che ci impone di intervenire per evitare tentennamenti che metterebbero a rischio il raggiungimento degli obiettivi fissati al 2030 e la sopravvivenza stessa delle nostre imprese”.
Perugia, 14 maggio 2025 - La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato, su proposta dell’assessore con delega ai Laghi Simona Meloni, l’istituzione di un’Unità operativa dedicata alla gestione integrata e coordinata degli interventi relativi al bacino del Lago Trasimeno, con l’obiettivo di superare un approccio emergenziale e avere finalmente uno strumento di programmazione realmente efficace.
Il provvedimento, frutto di un percorso partecipato, nasce dall’esigenza di dotarsi di uno strumento tecnico e amministrativo stabile che consenta una programmazione più efficace, una maggiore reattività nei momenti critici e una pianificazione condivisa degli interventi.
L’Unità operativa sarà articolata su sei macro-temi fondamentali: ambiente ed ecosistema, risorse idriche, economia locale e turismo, pesca e agricoltura, mobilità e infrastrutture, governance e partecipazione. Un vero e proprio team al cui interno opereranno dirigenti e funzionari delle diverse direzioni regionali coinvolte, ma anche esperti, studiosi e rappresentanti locali dell’area del Trasimeno, con l'obiettivo di superare la frammentazione amministrativa e rafforzare la capacità operativa della Regione nel rispondere alle molteplici esigenze del territorio.
Sulla base delle linee di indirizzo approvate, l'Unità si occuperà di: monitoraggio idrico e ambientale; pianificazione e manutenzione delle opere di regolazione idraulica e delle infrastrutture di difesa idraulica; adduzione delle acque; contenimento delle specie infestanti (come chironomidi e gambero rosso) e delle criticità legate all'eutrofizzazione del lago; supporto tecnico e programmatico alle attività della pesca professionale e dell'agricoltura nelle aree di pertinenza; coordinamento delle attività di valorizzazione turistica sostenibile e promozione dei borghi costieri; gestione integrata della mobilità lacuale e dei servizi pubblici connessi; attivazione di percorsi partecipativi con le comunità locali, in particolare l'Unione dei Comuni del Trasimeno, le associazioni territoriali e gli enti scientifici, tra cui l'Università degli Studi di Perugia.
“Mettiamo fine a una gestione emergenziale delle attività legate al bacino del Trasimeno. L’istituzione di questa Unità operativa – ha dichiarato l’assessore Simona Meloni – è una risposta concreta e lungamente attesa dalle comunità del Trasimeno. Si tratta di un cambiamento strutturale e di approccio nel modo in cui intendiamo prenderci cura di uno degli ecosistemi più delicati e identitari dell’Umbria. Il lago è un cuore blu che pulsa per tutta la regione, e oggi abbiamo uno strumento stabile per affrontare tanto le emergenze ambientali quanto le sfide dello sviluppo sostenibile”. L’Unità operativa fungerà anche da interfaccia tecnica per la gestione delle risorse e per il coordinamento dei progetti strategici regionali dedicati all'area del Trasimeno. “Abbiamo una responsabilità collettiva – ha concluso Meloni – verso un territorio che è paesaggio, cultura, biodiversità, economia e comunità. Il mio impegno sarà quello di assicurare che ogni azione dell’Unità operativa parta dall'ascolto e sia orientata alla concretezza. Il Trasimeno è un patrimonio che merita cura, visione e futuro. Oggi facciamo un passo importante per garantirlo”.
Perugia, 14 maggio 2025 - La Giunta regionale, su proposta della presidente Stefania Proietti, ha deliberato di procedere nell’ambito del Progetto Rimu-Clima – progetto che si prefigge l'obiettivo di potenziare i sistemi di previsione meteorologica, di studio e messa in campo di azioni che puntano a prevenire frane e alluvioni – alla sottoscrizione di accordi di collaborazione con la Fondazione Cima, ente di ricerca che si occupa dello studio, la previsione e la prevenzione dei rischi legati ai cambiamenti climatici, e con Anci Umbria.
“Bombe d’acqua e fenomeni siccitosi sono, purtroppo, sempre più frequenti anche nel nostro territorio – dichiara la presidente Proietti – e per contrastarli il Progetto Rimu-Clima è una parte fondamentale del Programma regionale FESR 2021-2027 della Regione Umbria in materia. Tale programma ha l'obiettivo di potenziare la rete meteorologica regionale e gli strumenti per l'analisi climatica. In particolare, vogliamo migliorare la previsione degli eventi meteorologici estremi e supportare la gestione dei rischi naturali, per meglio proteggere la comunità regionale da questo genere di fenomeni”.
Per implementare in maniera sempre più efficace tale progetto sono stati quindi individuati la Fondazione Cima quale partner sul versante della verifica giuridico-gestionale delle procedure del Centro funzionale e della Sala operativa regionale, e Anci Umbria, quale ente rappresentativo dei Comuni dell’Umbria, che svolgerà le attività di supporto alla Protezione Civile nell’implementazione del livello regionale del Catalogo dei Piani, con particolare riferimento alla digitalizzazione dei dati e alla loro standardizzazione.
Perugia, 14 maggio 2025 – “La Festa dei Ceri – dichiara la presidente della regione Umbria, Stefania Proietti - è una delle più antiche e sentite tradizioni popolari italiane, coinvolge ogni anno, ben prima del 15 maggio, tutta la comunità eugubina e domani sarà un trionfo di magia, entusiasmo e passione. È un evento del quale la Regione è da sempre orgogliosa, tanto da averlo inserito nel proprio stemma già dal 1973. Rappresenta un simbolo profondo identitario culturale e spirituale per l’Umbria, è un forte richiamo all’unità, alla storia e all’orgoglio collettivo della regione. Non è solo un evento folcloristico – conclude la Presidente - ma è un legame radicato tra la comunità di Gubbio, le sue usanze religiose e civili, e il culto di Sant’Ubaldo ed è un'espressione viva della storia, della fede e dell'identità dell'Umbria”.
Todi, 14 maggio 2025 – Prima visita ufficiale della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e della direttrice regionale Salute e Welfare, Daniela Donetti, all’ospedale Media Valle del Tevere. Quello che si è tenuto martedì 13 maggio è stato un momento istituzionale importante per fare il punto sull’attività della struttura di Pantalla e per delineare le strategie di valorizzazione da inserire nel Piano Socio Sanitario 2025-2030, sia ai professionisti dell’ospedale che ai sindaci e ai delegati dei Comuni della Media Valle del Tevere.
Presenti all’incontro il direttore generale Emanuele Ciotti, il direttore sanitario della Usl Umbria 1 Ottavio Alessandro Nicastro e il direttore medico del Presidio ospedaliero, Giuseppe Vallesi. A margine dell’incontro, la presidente Proietti e la direttrice Donetti, insieme ai direttori dell'Usl Umbria 1, hanno incontrato i rappresentanti del coordinamento dei Comitati per la difesa della sanità territoriale e dell’ospedale Media Valle del Tevere, rassicurandoli sul potenziamento e la rimodulazione dei servizi dell'ospedale. In particolar modo l’impegno preso dalla Direzione strategica aziendale è di aggiornare e ridefinire, entro i primi giorni di giugno, la procedura interna sulla gestione di casi “urgenti”, selezionati come appropriati al setting assistenziale (come, ad esempio, le appendiciti) e operabili in condizioni di sicurezza (dal lunedì al venerdì in orario diurno) evitando, quindi, lo spostamento dei pazienti in altri presidi ospedalieri. Inoltre, in raccordo con la Regione, è in corso di revisione la rete emergenza con i trasporti primari e secondari e si sta rimodulando l’afferenza dell’ospedale di Pantalla non più su quello Branca ma sull’Azienda ospedaliera di Perugia. Al termine dell’incontro la presidente Proietti e il direttore generale Ciotti hanno preso l’impegno di incontrare nuovamente il coordinamento dei Comitati a fine luglio.
Per quanto concerne gli ambiti di sviluppo dei vari settori, la direzione dell’Usl Umbria 1 punterà a valorizzare e potenziare la diagnostica per immagini, con particolare riferimento alla risonanza magnetica cardiovascolare, che anche nell’ultimo anno ha effettuato oltre 500 esami diventando un punto di riferimento in Umbria. Si mirerà, ad esempio, anche al consolidamento del servizio di Cardiologia riabilitativa e sportiva (Cres), che prende in carico il paziente, dal punto di vista cardiologico, nutrizionale e psicologico, dopo un evento cardiaco (per esempio infarto miocardico, sindrome coronarica, intervento cardiochirurgico) e lo segue in un iter diagnostico-terapeutico-
Perugia, 14 mag. 025 - Dal 5 al 16 maggio 2025, l’Azienda Ospedaliera di Perugia ospita quattro professionisti sanitari palestinesi – medici e infermieri – nell’ambito di un programma di tirocinio formativo presso il Centro per le Malattie Emorragiche Congenite della Struttura di Medicina d’Urgenza, diretta dalla prof.ssa Cecilia Becattini, che si è svolto in collaborazione con il Centro Regionale Sangue, diretto dal dott. Mauro Marchesi.
La permanenza a Perugia si inserisce all’interno del progetto HaemoPAL, iniziativa di cooperazione internazionale nata dalla collaborazione tra il Centro Nazionale Sangue, le Regioni Umbria, Marche, Emilia-Romagna e Toscana, la Fondazione EMO e la Fondazione For Anemia, con il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICS) del Ministero degli Affari Esteri.
Obiettivo del progetto è migliorare l’assistenza e la cura delle persone affette da Malattie Emorragiche Congenite (MEC) e Emoglobinopatie nei territori palestinesi, attraverso attività di formazione, scambio di competenze e invio di farmaci plasmaderivati donati dai cittadini italiani. Tali medicinali, forniti dalle Regioni partner, derivano da eccedenze rispetto ai fabbisogni nazionali e vengono destinati a scopi umanitari in linea con quanto previsto dalla legge n. 219/2005 e dall’Accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013.
La responsabile scientifica del progetto e della formazione in loco, la dott.ssa Emanuela Marchesini, medico esperto in malattie emorragiche congenite, dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, sottolinea:
“Il progetto HaemoPAL prevede l’istituzione di quattro centri per la diagnosi e il trattamento delle malattie ematologiche congenite in Cisgiordania. Tre anni fa abbiamo avviato attività di formazione in Palestina e a distanza, e ora possiamo riprendere i tirocini internazionali interrotti a causa del conflitto, presso gli ospedali italiani. È fondamentale valorizzare una risorsa preziosa come i plasmaderivati raccolti grazie alla generosità dei donatori italiani, contribuendo a colmare le gravi carenze strutturali e di personale sanitario qualificato nei territori palestinesi. Le malattie emorragiche congenite, pur avendo una bassa incidenza, rappresentano una priorità di sanità pubblica trascurata per la scarsità di competenze specifiche e per l’elevato costo dei farmaci e delle cure, spesso effettuate all’estero. Il progetto mira quindi a costruire una rete locale di centri di riferimento per la prevenzione, diagnosi e trattamento di queste patologie”.
Stefania Proietti, Presidente della Regione Umbria, dichiara: “Questo intervento si inserisce pienamente tra le iniziative previste per l’impiego etico e solidale dei medicinali plasmaderivati eccedenti. Grazie al Ministero della Salute, il Centro Nazionale e Regionale Sangue e le Regioni coinvolte abbiamo dato vita a una rete di esperti nell’ambito della cooperazione sanitaria, che riguarda in particolar modo i paesi e le popolazioni civili ingiustamente colpite da conflitti. Il gesto di cura che parte dall’Umbria diventa così un gesto di speranza di pace.
Un sentito ringraziamento va pertanto ai professionisti dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e dell’Università degli Studi di Perugia per l’accoglienza e l’eccellente formazione offerta con professionalità e umanità ai colleghi palestinesi”.*
L’Azienda Ospedaliera di Perugia conferma così il proprio impegno nel promuovere iniziative di solidarietà sanitaria internazionale, contribuendo allo sviluppo di sistemi sanitari più equi ed efficienti anche nei contesti più fragili.
Altre informazioni dall'Ufficio stampa
Le altre news, il quindicinale AUN, il notiziario radiofonico, la rassegna stampa e i contatti sono sulle pagine dell'Ufficio stampa, alla voce Agenzia Umbria Notizie.