RISCHIO E DISSESTO IDROGEOLOGICO DA FRANA
Il rischio idrogeologico da frana si può definire come il valore atteso di perdite (sulla salute, sulla proprietà e sull’ambiente) dovute al verificarsi, in una particolare area e in un determinato periodo di tempo, di un evento di frana, inteso come movimento di una massa di roccia, terra o detrito lungo un versante sotto l’azione della gravità, innescato sia da cause naturali che antropiche. Il rischio connesso all'instabilità dei pendii ha cause predisponenti nella conformazione geologica e geomorfologica dei versanti stessi. Il rischio è determinato dalla combinazione della pericolosità, della vulnerabilità e dell’esposizione. La pericolosità è definita come la probabilità che in una zona si verifichi un evento dannoso di una determinata intensità entro un determinato periodo di tempo. La vulnerabilità è definita come la propensione di una struttura a subire danno, di un determinato livello, a fronte di un evento di dissesto. L’esposizione è in relazione a particolari fattori climatici e alla conformazione geologica e geomorfologica dei terreni. La gestione del rischio idrogeologico da frana è di grande importanza e viene perseguita, principalmente attraverso l’attività di prevenzione con una normativa che regolamenta l’uso del territorio in relazione alle caratteristiche di pericolosità e rischio.
Servizio Rischio idrogeologico, idraulico e sismico, Difesa del suolo.
Dirigente: Ing. Sandro Costantini
P.zza Partigiani,1 Perugia
Tel. 0755042704
Sezione: Frane e dissesti
Responsabile: Ing. Pierluigi Tamburi
P.zza Partigiani,1 Perugia
Tel. 0755042605