Il servizio Sistemi naturalistici e zootecnia della Regione Umbria, al fine di favorire la cultura del paesaggio e una maggiore consapevolezza nella popolazione del valore del patrimonio paesaggistico regionale ha nel tempo sostenuto, finanziato e promosso pubblicazioni specifiche e generali sui temi di competenza
Si riporta l'elenco completo delle pubblicazioni con sintetiche schede descrittive per ogni singolo lavoro relativo ai temi paesaggistici:
I giardini di Pietro Porcinai in Umbria
Marina Fresa, Giulia Giacchè, Luciano Giacchè
Perugia, marzo 2015
La pubblicazione è a cura dellL'Associazione Pietro Porcinai Onlus e della Regione Umbria e illustra attraverso fotografie, iconografie e importanti documenti d'archivio i progetti dei giardini, realizzati e non, in Umbria da Pietro Porcinai uno dei più importanti paesaggisti italiani del '900.
In questo volume le schede relative a ciascun progetto di giardino includono il paesaggio di prossimità e il contesto di riferimento storico e attuale.
Anche in Umbria disponiamo ora, grazie a questo studio, di moltissime chiavi di accesso alle questioni decisive del paesaggio storico e contemporaneo: il rapporto tra cultura e tecnica, l'interazione decisiva con la committenza e le diverse professioni coinvolte, il ruolo degli attori responsabili del futuro del paesaggio.
La pubblicazione si inserisce infatti in un percorso di conoscenza e valorizzazione delle ville, dei parchi e giardini del paesaggio umbro che da diversi anni la Regione sta sviluppando.
Tale lavoro ha permesso, in primo luogo, di costruire sinergie con gli Enti pubblici proprietari dei beni, attraverso la costituzione di una rete locale, tesa non solo a dare impulso ad azioni di conservazione e valorizzazione delle stesse in relazione ai paesaggi circostanti, ma anche a promuovere questo patrimonio localmente oltreché in ambito nazionale ed europeo.
Particolarmente importante in questi anni è stato il progetto di ricerca e di conoscenza di questi particolari "segni culturali" del nostro paesaggio, considerati anche come elementi di biodiversità, di qualità ambientale e "archivi" di cultivar e di specie botaniche di grande valore storico.
Oltre allo studio e alla ricerca, il lavoro ha permesso di costruire nel tempo opportunità concrete di restauro di tali realtà, a partire dai finanziamenti europei della passata programmazione 2006-2007, e dei fondi post terremoto del 1997, fino ad arrivare a quelli del Programma Operativo Regionale 2007-2013 e del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013.
Sono stati riportati al loro antico splendore siti quali il parco e il giardino della villa seicentesca "Magherini Graziani" a San Giustino, il giardino e la villa Fabri a Trevi oltre ad altri sei giardini della rete regionale.
È in questa cornice che la Regione Umbria ha creduto e sostenuto in maniera attiva, non solo con risorse finanziarie ma anche con le competenze interne all'amministrazione, il progetto di ricerca dell'Associazione Pietro Porcinai, che ha visto emergere un materiale documentario estremamente interessante sulla presenza di molteplici opere, realizzate o anche solo progettate nella nostra regione, di uno degli architetti paesaggisti tra i più importanti del Novecento.
Grazie alle analisi d'archivio e ai rilievi in sito effettuati, possiamo oggi disporre di un'organica dote documentaria, iconografica e fotografica oltre che testuale del lavoro di Pietro Porcinai in Umbria, che valeva la pena di diffondere attraverso un progetto editoriale che potesse restituire in maniera elegante il materiale conoscitivo raccolto, per renderlo fruibile a tutti e portare alla luce l'importantissimo patrimonio di opere del geniale architetto presenti nel nostro territorio, che va decisamente valorizzato.
Sono state infatti collezionate ben 49 schede progettuali corredate di immagini, cartografie e testi. Le schede relazionano gli interventi e i sopralluoghi da parte degli specialisti incaricati della ricerca e sono dirette a presentare, promuovere e valorizzare i luoghi prescelti. Espongono, inoltre, minuziosamente quanto è ritenuto utile alla lettura delle opere, della loro integrità originaria e dello stato di conservazione attuale anche al fine di proseguire sulla strada già intrapresa dalla Regione Umbria per la valorizzazione, il recupero e la conservazione di un patrimonio così importante che ha già visto un primo intervento per il restauro della piscina nell'isola Polvese del lago Trasimeno, tra le più significative opere dell'architetto nel nostro territorio.
Consulta la pubblicazione: I GIARDINI DI PIETRO PORCINAI IN UMBRIA (10.365 KB)
cm. 24,5 x 28 - 340 pagine
Parchi e Giardini in Umbria: Un segno distintivo nel paesaggio
Regione Umbria, gennaio 2012
Ville e grandi residenze di campagna caratterizzano in modo particolare il paesaggio di diverse regioni italiane ed europee, costituendo così un vasto patrimonio storico-artistico a testimonianza di una specifica forma insediativa profondamente legata alla conservazione e allo sviluppo del paesaggio rurale. Questo tipo di insediamento, a cui si deve riconoscere il valore di bene storico-culturale ed ambientale, è costituito da un insieme di elementi fortemente connessi tra loro e con il territorio circostante a formare un particolare complesso paesaggistico.
Consulta la pubblicazione: Parchi e Giardini in Umbria: Un segno distintivo nel paesaggio (26.034 KB)
102 pagine
L'antica via Flaminia in Umbria
Regione dell'Umbria Giunta Regionale Area Operativa: Assetto del Territorio
La presente pubblicazione ha come scopo quello di tutelare e valorizzare il tracciato dell' antica via Flaminia per quello che concerne il suo tratto umbro. Si tratta di un percorso di circa 200 Km. di estensione lungo il quale sono state rilevate numerose presenze archeologiche.
Dopo un' introduzione sui metodi di pianificazione, realizzazione e manutenzione delle viae publicae romane, si procede alla descrizione del tracciato di questa antica via romana nel suo tratto umbro prendendo in esame le aree archeologiche più o meno note che sono ancora evidenti lungo il percorso.
Nella seconda parte del volume viene invece proposta una ricostruzione planimetrica della via consolare mettendo in evidenza le aree archeologiche descritte sia per quanto riguarda l' asse principale, sia riguardo alla sua variante orientale. Infine, nell'ultima sezione, si fanno alcune concrete proposte per arrivare ad una seria opera di tutela e valorizzazione di questo parco archeologico oltre che nei suoi percorsi più isolati, anche nei suoi tratti urbani.
Castelli fortezze e rocche dell'Umbria
D. Amoni
Il volume propone una descrizione storico-architettonica di tutte le strutture edilizie nate a scopo difensivo che sorsero in Umbria durante tutto il Medioevo e di cui la nostra regione è particolarmente ricca.
L'analisi procede prendendo in esame i castelli, le fortezze e le rocche in base al comune di appartenenza e con l'aiuto di una accurata iconografia.
L'intento è individuare soluzioni alternative per un itinerario turistico che esca dai consueti canoni in cui emergono soltanto i capoluoghi e le città più popolate. E' la rivincita dei piccoli centri, dei borghi sperduti, dei castelli arroccati su pendii collinari, che potrebbero diventare in futuro degni di quell'attenzione che hanno suscitato in altre regioni italiane simili patrimoni architettonici.
E' un lavoro rivolto soprattutto a coloro che si interessano di storia locale, ai giovani studenti, agli operatori turistici, alle amministrazioni e a tutti coloro che volessero approfondire la materia.
Chiese Romaniche in Umbria
B. Sperandio
Il volume fornisce una descrizione storico-architettonica della maggior parte delle chiese romaniche disseminate sul territorio della nostra regione. Tale lavoro di analisi viene fatto in modo puntuale raggruppando gli edifici in base al comune di appartenenza; per questo la pubblicazione rappresenta un primo strumento di conoscenza e catalogazione delle chiese romaniche e delle tracce che di esse ancora si conservano. E' un lavoro di ricerca accurato che fornisce anche una rappresentazione visiva dei complessi architettonici descritti grazie ai rilievi grafici che accompagnano le chiese più importanti e ad un apparato iconografico costituito da un corredo fotografico ricchissimo. I testi sono inoltre preceduti dalle carte tematiche della regione che consentono di localizzare tutte le chiese descritte grazie ad un numero di identificazione.
L'opera rappresenta un importante punto di partenza per la tutela del patrimonio artistico-architettonico della nostra regione, in quanto la conoscenza, soprattutto per gli edifici minori e spesso dimenticati, è il presupposto per una efficiente politica della conservazione.
Ville parchi e giardini in Umbria
A. Durante – Pieraldo Editore
Questa pubblicazione è il frutto dell'attività di ricerca svolta dalla Regione Umbria, a partire dal Dicembre 1985, al fine di realizzare il censimento completo delle ville, dei parchi e dei giardini presenti sul tutto il territorio regionale. L'indagine, portata a compimento nel 1992, ha permesso di realizzare un repertorio comprendente oltre 800 ville di cui molte di elevato interesse storico-architettonico sia per la notevole qualità dei complessi sia per il forte legame tra tali insediamenti e l'ambiente circostante.
Il presente volume rappresenta il primo passo verso la creazione di un Catalogo delle Ville Umbre avendo dovuto limitare la ricerca ad una selezione delle residenze signorili più significative.
Dopo una descrizione dei caratteri generali delle ville, dei giardini, dei parchi e del legame tra questi complessi e le aree urbane, si procede ad una accurata analisi delle residenze selezionate suddividendole in aree di appartenenza a seconda del territorio in cui sorgonoLa descrizione delle strutture edilizie è arricchita da una consistente iconografia, comprensiva di suggestive foto aeree, e da numerose planimetrie acquerellate.
Il corridoio bizantino e la via Amerina in Umbria nell'alto Medioevo
A cura di Enrico Menestò
L'opera prende in esame l'evoluzione del territorio umbro durante l'alto medioevo. In particolare si concentra sulla descrizione della via Amerina e del cosiddetto corridoio Bizantino che rappresentarono in quel periodo una forma di viabilità alternativa alla Flaminia, la cui percorribilità era interrotta dall'occupazione longobarda del ducato di Spoleto e di parte della Tuscia.
Questa antichissima via di comunicazione viene in questo testo esaminata non solo dal punto di vista storico, ma anche da quello architettonico-topografico.
Il volume si concentra infatti nella individuazione delle postazioni militari e delle strutture difensive ed è accompagnato da un corredo di carte topografiche che riescono a fornire con immediatezza una visione unitaria del percorso analizzato.
Todi antica città degli Umbri
M. Bersgamini Simoni – Editrice TAU
Lo scopo della presente pubblicazione è quello di fornire al pubblico non specialista una visione d' insieme della storia della città di Todi nell' età antica. Si parte dalla descrizione dell' evoluzione dell' antica Tutere dalle origini all' età preromana, che rappresentò il suo apogeo, per proseguire con l' ingresso della città nell'orbita di Roma fino alla fine del mondo antico.
L' analisi viene fatta prendendo in esame le testimonianze letterarie, epigrafiche, toponomastiche, ma soprattutto archeologiche che sono poi quelle che riescono a fornire una più completa panoramica del passato della città.
Queste ultime sono rappresentate sia dai reperti mobili, conservati prevalentemente nel Museo Comunale della Todi, sia dai siti archeologici che rappresentano gli elementi principali dell'antica struttura urbana e che sono stati poi inglobati nella città moderna.
Nella seconda parte del libro si passa alla descrizione dei reperti e dei siti archeologici presenti nel territorio che gravitava attorno all' antica Todi per finire con un' attenta analisi dei materiali tudertini conservati presso i musei italiani e stranieri.
Scoppieto I
Il Territorio e i materiali
A cura di Margherita Bergamini
Il presente lavoro ha lo scopo di illustrare i risultati di un decennio di campagne di scavi eseguite nel sito archeologico di Scoppieto, nel Comune di Baschi (TR).
Il volume, primo di una collana dedicata a Scoppieto, si pone come obiettivo quello di fare il punto della situazione e presentare i risultati della ricerca, fornendo di alcune classi di materiali un'analisi dettagliata.
Dopo un'introduzione dedicata all'inquadramento geografico e topografico del sito, l'opera illustra i primi risultati raggiunti da oltre dieci anni di scavi, ponendo l'attenzione sullo studio dettagliato di tre classi di materiali: le lucerne, che in sostanza fanno parte della produzione manifatturiera di Scoppieto, i grandi contenitori di opus doliare ed il primo gruppo della classe dei metalli, che racchiudono gli elementi per edilizia ed arredo.
I dati raccolti sono stati poi organicamente riassunti in tabelle per unità stratigrafiche di appartenenza, rendendo la consultazione agevole e nello stesso tempo rigorosa; l'apparato grafico se fotografico di ciascun reperto completano, dandone lustro, la pubblicazione.
Il progetto L.O.T.O.
Landscape Opportunities for Territorial Organization (Paesaggio Opportunità di Organizzazione Territoriale) che nasce nell'ambito del Programma comunitario Interreg III B, si è posto come obiettivo quello di condividere con partner italiani e stranieri un approccio metodologico nella lettura interpretativa del paesaggio, fornendo strumenti operativi e linee guida capaci di gestire le trasformazioni territoriali. Il progetto infatti nasce con l'intento di superare l'approccio settoriale del paesaggio in funzione di una visione integrata e trasversale, come suggerito a livello europeo dalla Convenzione Europea del Paesaggio (CEP). Il progetto è articolato in 5 work packages.
LOTO
" Best practice (buone pratiche) – work package 1 "
Il caso di Vallo di Nera: paesaggio urbano e ricostruzione
post terremoto in un piccolo centro storico Lunella Ferri.
Nella presente pubblicazione il gruppo di lavoro della Regione Umbria prende in esame un caso rappresentativo di una politica locale di ricostruzione post terremoto: il piano di Recupero di Vallo di Nera, attuato per la ricostruzione successiva al terremoto del 1979.
L'esperienza di Vallo di Nera ha dimostrato come, anche attraverso uno strumento urbanistico ordinario quale è il piano di Recupero, si può giungere a risultati che letti nella loro molteplicità, hanno anticipato modalità tecniche e organizzative che solo di recente sono entrate nella cultura e nelle pratiche correnti.
Una politica di ricostruzione che ha saputo rispettare le peculiarità morfologiche ed architettoniche del luogo, conciliando le esigenze della sicurezza con gli obiettivi di ripristino, conservazione e valorizzazione delle qualità paesaggistiche d'insieme.
Il lavoro si è basato sull'esame dei documenti di piano, su una ricerca del materiale fotografico storico e nuovo per un esame di confronto, su interviste ai progettisti, sindaco, tecnici comunali e popolazione, ricerca del materiale bibliografico specifico e analisi della normativa tecnica e procedurale per la ricostruzione.
LOTO
La gestione paesistica delle trasformazioni territoriali: linee guida e casi pilota
Muovendo dalla consapevolezza che le diverse caratterizzazioni del paesaggio non sono solo una ricchezza da salvaguardare, ma elementi sostanziali per la qualità dei luoghi dell'abitare, il progetto LOTO, ponendosi l'obiettivo di individuare gli strumenti atti a governare l'evoluzione del paesaggio, ha prodotto le "Linee guida" per una corretta lettura e interpretazione del paesaggio, fornendo uno mezzo metodologico e un riferimento operativo capace di orientare gli strumenti di pianificazione del territorio.
La pubblicazione, frutto dell'apporto e della cooperazione di più Regioni italiane e partner stranieri, si suddivide in due parti; una prima riguarda le "Linee guida" per una lettura del paesaggio finalizzata ad indirizzare le scelte e la gestione paesaggistica delle trasformazioni territoriali (work package 3); una seconda riporta invece 16 differenti azioni pilota, in cui confluiscono l'esperienza di un elevato numero di enti territoriali ed esperti sul possibile avvio di nuove modalità di approccio al paesaggio, descrivendo caratteristiche, finalità e risultati (work package 4).
LOTO
"Pilot action (azione pilota) – work package 4"
Paesaggi della montagna umbra
A cura di Sandra Camicia – INU Edizioni
La ricerca sul paesaggio umbro, frutto del lavoro sinergico tra la sezione Urbanistica del Dipartimento Uomo e Territorio dell'Università di Perugia e la Regione Umbria, muove dall'attenzione alle specificità che sono emerse nel contesto sociale locale oggetto di studio, che ha interessato precipuamente due aree: la dorsale appenninica centro-settentrionale egli altipiani di Colfiorito.
Il lavoro, che si è attestato su quattro aspetti fondamentali di studio, quali la descrizione degli aspetti visibili del paesaggio, l'interpretazione dei fattori morfogenetici dei paesaggi, la valutazione della qualità e la definizione pre-progettuale di linee guida per orientare sia pratiche che comportamenti sostenibili di uso del territorio, si è articolato su due livelli di approfondimento: il primo, in cui sono stati identificati i diversi paesaggi costitutivi ed un secondo livello dove gli aspetti del paesaggio naturale, le strutture edilizie urbane e rurali, il paesaggio agrario sono stati indagati con particolare attenzione alle origini storiche del paesaggio stesso, facendo ricorso a fonti iconografiche, cartografiche, statistiche ed amministrative.
LOTO
Temi, piani e progetti per il governo del paesaggio
A cura di Massimo Angrilli e Silvia Catalino
Il volume raccoglie alcune delle iniziative di studio che la Regione Marche ha avviato sul tema del paesaggio, quali testimonianze delle azioni che in tale settore il governo regionale intende intraprendere.
Il contenuto del volume si articola in tre sezioni, raccogliendo innanzitutto gli atti della conferenza tenutasi a Fiastra tra il 23 e il 24 settembre 2004 sul tema "Incontri di paesaggio"in cui sono emerse le diverse modalità di lettura, interpretazione e gestione del paesaggio messe in atto nei diversi paesi rappresentati dai relatori internazionali intervenuti.
La seconda parte racchiude il resoconto relativo all'esperienza di pianificazione paesaggistica della Regione Marche, a partire dall'approvazione del Piano Paesistico Ambientale Regionale fino alla discussione che la Convenzione Europea del Paesaggio prima e il Codice dei Beni Culturali poi, hanno stimolato nelle istituzioni, riportando la ricerca su quattro casi studio, rappresentativi di diversi macro-paesaggi insediativi (costa, media collina, territori interni).
Infine la terza parte ches propone le attività di sperimentazione progettuale sviluppate coerentemente con il progetto LOTO, dando conto di tre casi quali la realizzazione di nuove infrastrutture viarie, la riconversione delle aeree di emergenza post-sismica e la formulazione di politiche per i paesaggi cosiddetti "della quotidianità".
LOTO
La gestione paesistica delle trasformazioni territoriali.
Buone pratiche e conoscenze disponibili.
L'analisi di esempi significativi di gestione del paesaggio e un'osservazione critica sulle conoscenze disponibili in materia paesaggistica, rappresentano il contenuto del presente volume.
Nella prima parte viene rivolta l'attenzione verso quei progetti che hanno saputo intessere relazioni con il contesto circostante, considerando il paesaggio quale risorsa complessa capace di conservare qualità e caratteri identitari del territorio.
Infatti il gruppo di ricerca (work package 1), attraverso lo studio delle "buone pratiche" che hanno indotto positive trasformazioni del territorio, ha individuato gli strumenti utili alla definizione di un processo sostenibile di trasformazione dei paesaggi contemporanei.
Nella seconda parte del volume il gruppo di ricerca (work package 2) compie un percorso ricognitivo sulle attuali conoscenze in tema di paesaggio ed alle loro modalità di utilizzo presso le Regioni partner del progetto; l'intento è quello di delineare un quadro complessivo da confrontare con le nuove disposizioni in materia di paesaggio conseguenti alla Convenzione Europea del Paesaggio, tale da innescare, attraverso una serie di riflessioni, un processo virtuoso che possa in un futuro prossimo concepire approcci e risposte adeguate in una prospettiva moderna.
Per ulteriori informazioni contattare:
Arch. Maria Carbone 075.5045958
mcarbone@regione.umbria.it