L'articolo 174 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) sancisce che, per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale al suo interno, l'Unione deve mirare a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e il ritardo delle regioni meno favorite
anche attraverso l'uso dei fondi a gestione indiretta, tra cui il Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale.
In data 17 dicembre 2013 il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno approvato i nuovi Regolamenti Comunitari per la programmazione 2014-2020, che sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (GUCE) serie L347, il giorno 20 dicembre 2013 e sono entrati in vigore il giorno 21 dicembre 2013.
- n. 1299/2013: Regolamento FESR: Obiettivo Cooperazione territoriale Europea;
- n. 1301/2013: Regolamento FESR- Obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'O ccupazione";
- n. 1302/2103: Regolamento Gruppo Europeo di Cooperazione territoriale – GECT;
- n. 1303/2013: Regolamento generale FESR, FSE,Fondo di Coesione, FEASR, FEAMP;
- n. 1304/2013: Regolamento FSE;
- n. 1305/2013: Regolamento FEASR.
Tutti i regolamenti sono consultabili sul sito della Commissione Europea.
Per il settennio in corso 2014-2020, l'Unione europea ha pubblicato il Quadro Strategico Comune che fissa gli obiettivi tematici (OT) di investimento per la politica di coesione. È seguito poi il "Position Paper" pubblicato dalla Commissione per indicare all'Italia gli indirizzi di intervento.
Gli obiettivi tematici
Il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio ha individuato gli 11 obiettivi tematici della nuova programmazione all'art. 9:
1. rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;
2. migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) , nonché l'impiego e la qualità delle medesime;
3. promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, del settore agricolo (per il FEASR) e del settore della pesca e dell'acquacoltura (per il FEAMP);
4. sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;
5. promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi;
6. preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;
7. promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete;
8. promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori;
9. promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione;
10. investire nell'istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l'apprendimento permanente;
11. rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente; rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un'amministrazione pubblica efficiente.
La concentrazione tematica
La nuova Proposta del citato Regolamento sulle disposizioni comuni prevede all'art. 18 che vi sia una concentrazione tematica sugli interventi che apportano il maggiore valore aggiunto in relazione alla strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Al fine di addivenire ad una concentrazione tematica, l'art.4 del Regolamento UE. N. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006, indica che nelle Regioni più Sviluppate (nelle quali è ricompresa la Regione Friuli Venezia Giulia):
- almeno l'80 % del totale delle risorse del FESR a livello nazionale deve essere destinato a due o più degli obiettivi tematici indicati all'articolo 9, primo comma, punti 1, 2, 3 e 4, del regolamento (UE) n. 1303/2013; nonché
- almeno il 20 % del totale delle risorse del FESR a livello nazionale deve essere destinato all'obiettivo tematico indicato all'articolo 9, primo comma, punto 4, del regolamento (UE) n. 1303/2013.
Guarda le slide che illustrano la politica di coesione 2014-2020.