Uno specialista, dopo aver accertato una grave patologia d'organo, indirizza il paziente a un Centro di trapianto dove provvederanno a valutare l'opportunità del trapianto come terapia, sottoponendolo a check-up standardizzati. Se il paziente risulterà idoneo e condividerà tale terapia il suo nominativo, dopo aver effettuato la tipizzazione (un esame che valuta la compatibilità biologica con l'organo disponibile) verrà inserito nella lista di attesa in un Centro trapianti.
Donazione – prelievo
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Diagnosi, da parte di un anestesista-rianimatore, dell'avvenuta morte cerebrale.
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Insediamento della commissione medico-legale di controllo per l'accertamento (la legge prevede un tempo minimo di sei ore) e la certificazione della morte.
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Informazione ai familiari del defunto
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Colloquio con i familiari sulla donazione
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Segnalazione della disponibilità degli organi e dei tessuti ai Centri di riferimento che provvederanno a ricercare i riceventi più idonei
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Controllo dell'assenza di malattie trasmissibili e tipizzazione degli organi per verificare la compatibilità con chi riceverà il trapianto
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Certificazione di morte da parte della commissione
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Se il defunto aveva già espresso parere favorevole alla donazione o se dagli aventi diritto non viene rilasciata opposizione scritta, si procede al prelievo degli organi e o dei tessuti (altrimenti il corpo del defunto viene portato in obitorio). L'equipe dei sanitari autorizzati al prelievo e al trapianto, per legge, deve essere diversa da quella che accertao la morte. Questo è un aspetto importante, perché serve a informare i cittadini che non c'è collegamento tra i medici che cercano di salvare la vita di un paziente e quelli che utilizzeranno i suoi organi per guarire altri pazienti.
Coordinamento
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Nelle liste d'attesa vengono ricercati i pazienti che, per compatibilità immunogenetica, urgenza o altri parametri previsti, possono ricevere gli organi o i tessuti
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Scelta dei pazienti più idonei da trapiantare
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Qualora non ci fossero pazienti compatibili nei Centri di trapianto collegati, si ricercherà presso altri Centri di riferimento nazionali o internazionali
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Conservazione e trasporto
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L'obiettivo primario di un Centro di rianimazione al momento in cui vengono prelevati è di mantenere gli organi nelle migliori condizioni possibili sino al momento in cui vengono prelevati. Una volta prelevati, gli organi da trapiantare richiedono procedure particolari per la loro conservazione. Il tempo massimo di conservazione extracorporea varia da organo a organo e in base al liquido di conservazione e alla temperatura. Possono essere trasportati in un comune frigo portatile e conservati in base ai relativi "tempi di ischemia fredda", cioè il tempo massimo di conservazione nel ghiaccio dopo il prelievo e prima del trapianto (cuore: 4-6 ore; polmone: 4-6 ore; cuore/poloni: 4-6 ore
fegato: 12-18 ore; rene: 48-72 ore; pancreas: 12-24 ore)
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Oltre questo tempo massimo, gli organi, in assenza di sangue (e quindi di ossigeno), vanno incontro a necrosi, cioè alla morte delle loro cellule. Visto il tempo limitato per la conservazione degli organi prelevati, il trasporto in tempi ottimali è realizzato con mezzi idonei: auto, ambulanza, aereo o un insieme di questi.
Trapianto
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Avviso al paziente che dovrà essere trapiantato e invito a presentarsi presso il Centro di trapianto in cui si è iscritto nelle liste d'attesa
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Organizzazione dell'intervento e misure di prevenzione per eventuali complicanze: riserva di sangue, disponibilità del servizio di rianimazione, ecc
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Operazione di trapianto
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Ricovero in terapia intensiva
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Dopo il trapianto i riceventi vengono sottoposti a terapia immunosoppressiva in un reparto attrezzato per un'assistenza intensiva e completamente isolato dal resto dell'unità di rianimazione, utilizzata per la chirurgia convenzionale.
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La condizione di isolamento stretto persiste per tutto il tempo necessario al paziente affinché possa superare la fase critica post-chirurgica (di solito 5-6 giorni)
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Ricovero in una struttura di degenza fino alla dimissione
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Controlli periodici delle condizioni del paziente e copertura farmacologica per gli anni successivi.