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Sociale
Il Piano sociale regionale è il principale atto di indirizzo con il quale la Regione detta ai Comuni, che hanno titolarità politica e gestionale nel settore delle politiche e dei servizi sociali, i criteri di riferimento per la programmazione. Sulla base della legge nazionale n. 328/2000 e della legge regionale n. 23/2007 il Piano sociale delinea l'assetto istituzionale per la programmazione e la gestione associata dei servizi ed interventi sociali territoriali, suddividendo il territorio in 12 Ambiti territoriali, ora definiti Zone sociali, cui spettano le funzioni in materia di politiche sociali.

 

La Regione, inoltre, istituisce, con Legge regionale del 29 luglio 2009 , n. 18, il Garante per l'infanzia e l'adolescenza, con Legge del 18 ottobre del 2006, n. 13, l'ufficio del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale e con Legge regionale del 4 febbraio 2022, n°1 il Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità.



Per avere indicazioni e/o risposte ai propri bisogni, il cittadino può rivolgersi all'Ufficio della cittadinanza (UDC) che è un servizio sociale locale di primo livello situato nei diversi comuni del territorio. Sulla base della programmazione regionale i servizi territoriali dei comuni erogano azioni ed interventi a favore di diversi soggetti e in specifici settori.

FAMILY HELPER

Chiusura dei termini per la presentazione delle  domande di iscrizione all'elenco Family Helper

DOCUMENTI: DGR e Avviso

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Salute - Ticket - Esenzione

Pagare il Ticket per Visite ed Esami Diagnostici
Le visite e gli accertamenti diagnostici prevedono il pagamento di un ticket (compartecipazione alla spesa), che può essere al massimo di 36,15 euro per ricetta.

La partecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini si realizza attraverso due modalità distinte:

  1. la prima in base alla capacità contributiva di ciascun cittadino: sostanzialmente vengono operate "trattenute" calcolate come percentuale sul reddito percepito sia di lavoro dipendente o autonomo o di pensione;

  2. la seconda è direttamente connessa con le prestazioni sanitarie erogate da strutture sanitarie pubbliche, o l'acquisto di farmaci espressamente indicati (ticket).

     

    La prima modalità di contribuzione alla spesa sanitaria è dovuta soltanto da coloro che percepiscono un reddito; sono di fatto esentate le persone prive di reddito oppure coloro che ricevono pensioni o assegni non soggetti ad imposta quali sono le provvidenze economiche erogate alle persone riconosciute invalide civili, cieche civili, o sordomute.

     

    La seconda modalità prevede la partecipazione non in base alla capacità contributiva, ma alle prestazioni effettivamente fruite.

    In questo caso l'importo pagato è un "Ticket" che corrisponde ad una parte del costo della prestazione che resta a carico del cittadino, salvo esenzioni.

In particolare il termine ticket si riferisce alla cifra dovuta per:

  • le visite specialistiche;

  • gli accertamenti di diagnostica strumentale e di laboratorio;

  • le prestazioni riabilitative;

  • l'acquisto di farmaci

 

Dal 1° settembre 2020, come disposto dal comma 446 della Legge 160/2019, recepita con DGR 765 del 26/08/2020 il “ticket aggiuntivo” sulla specialistica ambulatoriale (quota fissa per ricetta in base alla fascia di reddito) è abolito, pertanto anche le fasce di reddito non saranno più valide.


Direzione regionale Salute e Welfare
Direttrice Dott.ssa Daniela Donetti
Via Mario Angeloni, 61 06124 Perugia
Tel. Tel. 075 504 5257

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