Il 2021 è stato un anno ancora molto condizionato dagli effetti delle varie ondate della Pandemia Covid-19, ma un sempre più ampio numero di persone vaccinate ha consentito riaperture delle diverse attività economiche, anche se in tempi successivi e con limitazioni.

Il Turismo è uno dei settori più colpiti e, se rispetto al 2020 le variazioni sono positive, non va dimenticato che i flussi turistici in Umbria di gennaio e febbraio 2020 erano positivi rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente, e che da marzo a maggio le attività sono state chiuse per disposizioni governative a tutela della salute pubblica. Inoltre, anche le chiusure nei periodi delle festività primaverili 2021, le limitazioni successive all’estate e alla quarta ondata della pandemia hanno ulteriormente rallentato la ripresa del settore.

Nel corso del 2021 si sono complessivamente registrati

1.737.734 arrivi

4.689.316 presenze

Con un incremento percentuale rispetto al 2020 pari al +47.6% negli arrivi e +47.7% nelle presenze, mentre rispetto al 2019 si registra una diminuzione del -30.8% negli arrivi e -23.8% nelle presenze.

Di seguito sono riportati i grafici relativi alla stagionalità dei flussi regionali nei 3 anni in esame:

Esercizi Alberghieri

Negli esercizi alberghieri si sono registrati complessivamente

1.003.934 arrivi

2.164.596 presenze

Con un incremento percentuale rispetto al 2020 pari al +48.3% negli arrivi e +55.3% nelle presenze, mentre rispetto al 2019 si registra una diminuzione del -37.2% negli arrivi e -29.7% nelle presenze.

Nella seguente tabella è indicata la percentuale di turisti che nei tre anni in esame hanno scelto di soggiornare in strutture alberghiere:

Tali flussi sono determinati in prevalenza da turisti italiani che, nel 2021, costituiscono l’88.4% di arrivi e l’85.6% di presenze; nel 2020 oltre il 90%, mentre nel 2019 rappresentavano il 70.7% di arrivi e il 69.3% di presenze.

I turisti ITALIANI hanno registrato un aumento rispetto al 2020 pari al +44.8% negli arrivi e +49.5% nelle presenze rispetto al 2020, mentre il calo rispetto al 2019 è pari al -21.5% negli arrivi e -13.2% nelle presenze. Nel comprensorio Tuderte si registra un aumento anche rispetto al 2019 (+6.5% arr. e +37.3% pres.), così come variano positivamente anche le presenze nel comprensorio Trasimeno (+13.7%).

Con la riduzione delle limitazioni dovute al Covid anche i turisti STRANIERI sono tornati in Umbria, registrando un incremento del +81.8% negli arrivi e +102.7% nelle presenze rispetto al 2020, che però non è ancora sufficiente a recuperare i flussi esteri del 2019, anno rispetto al quale si evidenzia un calo del -75.1% negli arrivi e -67.0% nelle presenze.

Esercizi Extralberghieri

Negli esercizi extralberghieri si sono registrati complessivamente

733.800 arrivi

2.524.720 presenze

Con un incremento percentuale rispetto al 2020 pari al +46.6% negli arrivi e +41.8% nelle presenze, mentre rispetto al 2019 si registra una diminuzione del -19.6% negli arrivi e -17.8% nelle presenze.

Nella seguente tabella è indicata la percentuale di turisti che nei tre anni in esame hanno scelto di soggiornare in strutture extralberghiere:

Anche in tali tipologie i flussi sono determinati in prevalenza da turisti italiani che, nel 2021, costituiscono l’80.9% di arrivi e il 70.4% di presenze; nel 2020 l’86.4% di arrivi e il 79.6% di presenze, mentre nel 2019 rappresentavano il 70.5% di arrivi e il 58.2% di presenze.

I turisti ITALIANI hanno registrato un aumento rispetto al 2020 pari al +37.3% negli arrivi e +25.3% nelle presenze rispetto al 2020, mentre il calo rispetto al 2019 è pari al -7.7% negli arrivi e -0.7% nelle presenze. Si registrano incrementi anche rispetto al 2019 in alcuni comprensori, quali il Trasimeno (+7.4% arr. e +5.3% pres), lo Spoletino (+13.9% arr. e +18.4% pres.), l’Orvietano (+8.2% arr. e +19.1% pres.), il Ternano (+7.9% arr. e +15.3 Pres.). Aumentano solo le presenze in Alta Valle Tevere (+5.5%) e nell’Amerino (+21.1%)

Il flusso dei turisti STRANIERI è ripreso in misura più elevata anche nelle strutture extralberghiere, registrando un incremento di oltre il +106% sia negli arrivi che nelle presenze rispetto al 2020, che però non è ancora sufficiente a recuperare i flussi esteri del 2019, anno rispetto al quale si evidenzia un calo del -47.9% negli arrivi e -41.7% nelle presenze.

Nei grafici che seguono è indicata la Top 10 delle principali correnti interne e la Top 10 delle destinazioni scelte