Inquinamento atmosferico
Le cause dell'inquinamento atmosferico sono da individuare nelle attività antropiche di produzione e utilizzo di combustibili e carburanti quali il traffico veicolare, il riscaldamento degli edifici, le attività di produzione industriale, l'estrazione dei minerali, l'incenerimento dei rifiuti e l'attività agricola, anche se si deve sottolineare che la qualità dell'aria non dipende in modo esclusivo solo dalle emissioni ma anche dalle condizioni meteorologiche e orografiche del territorio.

Si definisce inquinamento atmosferico l'alterazione dello stato di qualità dell'aria conseguente all'immissione nella stessa di sostanze di qualsiasi natura in misura e condizioni tali da alterarne la salubrità e le normali condizioni ambientali; da costituire pregiudizio diretto o indiretto per la salute dell'uomo; da alterare le risorse biologiche e i beni a beni materiali pubblici e/o privati.

In Umbria le sostanze inquinanti che maggiormente superano i limiti di concentrazione previsti dalla normativa sulle emissioni in atmosfera sono le polveri fini (PM10) e il biossido di azoto (NO2). Il PM10  è principalmente prodotto dalla combustione di biomasse per il riscaldamento domestico, mentre il traffico, oltre a dare un importante contributo nell'emissione delle polveri, costituisce la principale causa di criticità per l'NO2

 

Con Delibera dell’Assemblea Legislativa n. 286 del 20/12/2022 è stato approvato l’aggiornamento del Piano Regionale per la Qualità dell’Aria (PRQA).

In data 14 dicembre 2018 è stato firmato un accordo tra la Regione Umbria ed il Ministro dell’Ambiente per il risanamento della qualità dell’aria nella Conca Ternana, zona sottoposta a procedura di infrazione per la qualità dell’aria. Tale obiettivo è perseguito sia introducendo misure di incentivazione (contributi per mezzi di trasporto a basse emissioni, per biglietti e abbonamenti agevolati, attivazione di sportelli per il sostegno all’accesso a contributi per l’acquisto di impianti a biomassa ad alta efficienza, ecc.) sia misure di tipo prescrittivo (limitazione del traffico, divieto di utilizzo dei camini tradizionali ecc.). L’accordo prevede inoltre la realizzazione di importanti studi epidemiologici e di caratterizzazione delle polveri nonché campagne di comunicazione per informare sulle problematiche della qualità dell’aria e a sostegno delle modifiche dei comportamenti dei cittadini a seguito dell’attuazione delle misure prescrittive.

L’aggiornamento del PRQA individua misure più efficaci, sulla base dell’Accordo di Programma con il Ministero dell’Ambiente, per la  riduzione delle concentrazioni di polveri nei comuni di Terni e Narni (individuati come Aree di superamento con priorità di intervento), ma si pone anche l’obiettivo di implementare idonee azioni di monitoraggio e miglioramento della qualità dell’aria negli altri territori della regione Umbria dove, sulla base delle rilevazioni e delle analisi modellistiche effettuate, si evidenziano comunque problematiche relative alla qualità dell’aria. Si è reso così necessario riformulare l’elenco dei Comuni classificati come “Aree di superamento” - ove permane il rischio di violazione dei limiti di ammissibilità delle concentrazioni di PM10 e del valore obiettivo per il Benzo(a)pirene – che ora comprende i territori dei Comuni di Città di Castello, Perugia, Marsciano e Foligno.

Nel documento si procede anche all’aggiornamento dei dati ambientali contenuti nel PRQA, con particolare riferimento all’evoluzione delle concentrazioni degli inquinanti monitorate negli ultimi anni dalle stazioni di rilevamento poste sul territorio regionale. Si provvede inoltre all’aggiornamento dell’inventario delle emissioni, nonché al calcolo, effettuato con strumenti modellistici, degli effetti prodotti dall’applicazione delle nuove misure di risanamento, verificando che siano sufficienti e proporzionate a garantire il rispetto della qualità dell’aria su tutto il territorio regionale.

Accordo MATTM-Umbria

Aggiornamento del Piano Regionale per la Qualità dell'Aria

 

BANDO SOSTITUZIONE STUFE A LEGNA E CAMINI

È pubblicata, nel BUR n. 37 del 2/8/2023, la Delibera n. 738 del 19/7/2023 di approvazione del Bando pubblico per la erogazione di incentivi in aggiunta al conto termico 2.0 rivolti ai cittadini, per la sostituzione degli impianti di riscaldamento civile a biomassa più inquinanti con sistemi ad alta efficienza ed a basse emissioni.

Il bando prevede l’erogazione ai cittadini di un incentivo regionale, fino al massimo del 95% delle spese ammissibili, in aggiunta al contributo del Conto termico 2.0 per la sostituzione di camini e vecchie stufe a biomassa legnosa con sistemi meno inquinanti come Termo-camini, inserti camino, stufe a legna o pellet di nuova generazione e pompe di calore. L’incentivo ha diverse modulazioni e viene assegnato a cittadini con ISEE fino a € 75.000,00.

Il bando è gestito dalla società in house Parco 3A soc. cons. arl per conto della Regione Umbria e si può fare richiesta dell’incentivo regionale, aggiuntivo al Conto Termico 2.0, a partire da settembre 2023. (Bando e Domanda on line)

Possono fare domanda per l’incentivo regionale i cittadini che abbiano completato l’iter e ottenuto il contributo nazionale del GSE (conto termico 2.0) nell’arco temporale tra il 19 gennaio 2023, e il 31 ottobre 2025.

 

Per approfondire:

Valutazione della qualità dell'aria in Umbria

 

l'Ozono

 

 


Servizio Energia, Ambiente, Rifiuti
Dirigente Andrea Monsignori
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Sezione Efficenza energetica e qualità dell'aria
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