Acque e terremoto sono strettamente connessi tra loro, in quanto gli effetti sulle risorse idriche collegati ad eventi sismici sono stati riconosciuti in occorrenza degli stessi in molte parti del mondo.
Con il progetto “CARATTERIZZAZIONE DEI SISTEMI IDROGEOLOGICI DEL TERRITORIO UMBRO INFLUENZATO DAGLI EVENTI SISMICI DEL 26-30 OTTOBRE 2016 E VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DEL SISMA SULL’APPROVVIGIONAMENTO IDRICO” i cui contenuti sono scaricabili dai file allegati, sono stati definiti gli effetti della crisi sismica sulle risorse idriche sotterranee dell’area umbra del cratere sismico, individuandone le conseguenze sia sulla circolazione idrica delle sorgenti locali, a minor portate ma fondamentali per l’approvvigionamento idropotabile dei piccoli centri abitati e per le attività agro-zootecniche, sia sui grandi sistemi di emergenze sotterranee alimentanti le principali strutture acquedottistiche e la rete di deflusso superficiale.
L’incremento della fratturazione degli acquiferi e i travasi di acque sotterranee tra idrostrutture adiacenti, in conseguenza degli eventi sismici, ha causato un iniziale incremento delle portate defluenti, che poi si sono ridotte nel tempo dapprima in corrispondenza delle emergenze nel settore orientale dei Sibillini, per poi ridursi successivamente anche in quello occidentale.
Tale situazione ha comportato una situazione attuale che vede le sorgenti del settore orientale fortemente impattate dagli effetti della crisi sismica, con una consistente riduzione delle portate e un decremento dei livelli piezometrici dell’acquifero basale la cui evoluzione dovrà essere monitorata opportunamente nel tempo.
Con lo sviluppo del progetto ReSTART in corso di attuazione, in collaborazioni tra Autorità di Distretto dell’Appennino Centrale e le Regioni Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio, verranno ulteriormente dettagliate tali valutazioni ed estese a tutto il territorio del cratere sismico.
Carta monitoraggio idrogeologico
Carta dei traccianti artificiali